MOSCA - Il governatore della regione russa di Belgorod, al confine con l'Ucraina, colpita da sempre più intensi attacchi di Kiev, ha suggerito agli abitanti del capoluogo regionale di evacuare. "Da oggi siamo pronti a trasportarvi a Stary Oskol e Gubkin (località più lontane dal confine), dove vi troverete in condizioni confortevoli, in stanze calde e sicure", ha indicato su Telegram Vyacheslav Gladkov, rivolgendosi gli oltre 300.000 abitanti di Belgorod. 

Anche il comune di Belgorod, in Russia vicino al confine ucraino, si è rivolto agli abitanti della città perché mettano il nastro adesivo alle finestre per proteggersi da "eventuali esplosioni" dovute ai bombardamenti dell'Ucraina. La città russa di 300.000 abitanti è stata più volte presa di mira in attacchi da parte delle forze di Kiev, e per questo motivo ha rinviato la riapertura delle scuole dal 9 al 19 gennaio. 

"I soccorritori del dipartimento delle situazioni d'emergenza raccomandano con urgenza di mettere il nastro adesivo alle finestre. Si tratta di un buon mezzo per proteggersi dall'onda d'urto delle esplosioni" e contenere così la frantumazione dei vetri e l'impatto delle schegge, si legge su canale Telegram del comune di Belgorod su Telegram. Il 29 dicembre una serie massiccia di attacchi russi con missili e droni sull'Ucraina ha fatto 55 morti e il giorno dopo Kiev ha risposto con raid senza precedenti su Belgorod che hanno fatto almeno 25 morti. E gli attacchi reciproci sono continuati. 

Le forze di difesa aerea dell'Ucraina hanno abbattuto nelle ultime ore almeno 10 droni kamikaze Shahed lanciati dai russi contro il suo territorio, anche se alcuni sono riusciti a passare e hanno ferito alcune persone e creato danni nel sud del Paese. Lo afferma l'addetta stampa delle forze di difesa meridionali, Natalya Gumenyuk, citata da Rbc-Ucraina. Le truppe della Federazione Russa hanno liberato diversi gruppi di Shaheed sul territorio dell'Ucraina, l'attacco continua. 

La Russia ha confermato quanto denunciato dall'Aiea due giorni fa, cioè di aver impedito un'ispezione da parte di personale dell'agenzia per l'energia atomica dell'Onu a tre reattori della centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia, occupata dai russi dal marzo 2022, affermando di averlo fatto per "motivi di sicurezza".  

Renat Karchaa, dirigente del gestore nucleare russo Rosatom, che ha preso in consegna l'impianto, ha affermato che gli ispettori dell'Aiea avrebbero cercato di accedere ai 'gusci di contenimento'. Questi - ha proseguito -, specialmente i gusci sigillati, non sono musei, non sono aree aperte al libero passeggio. Quando (i gusci di contenimento dei reattori nucleari) sono in modalità 'sigillata', è proibito l'accesso al personale, che è invece consentito per una giustificazione inequivocabile e in casi di emergenza, ha aggiunto Karchaa.  

Il capo dell'Aiea, Rafael Grossi, aveva dichiarato in una nota che gli esperti inviati alla centrale nucleare ucraina non hanno potuto accedere a tre dei reattori per due settimane, aggiungendo che l'agenzia Onu continuerà a richiedere di poter ispezionare i nuclei dei reattori e i depositi di combustibile nucleare esausto.  

L'impianto nucleare di Zaporizhzhia, il più grande d'Europa, occupato da quasi due anni, ha cessato di rifornire l'Ucraina di energia elettrica dal settembre 2022 ed è stato ripetutamente bersagliato da artiglieria e attacchi di droni.