BRUXELLES - “Non basterà restare al 2%, perché a lungo termine ciò significa che la nostra deterrenza non è abbastanza forte”. Lo ha detto il segretario generale della Nato Mark Rutte da Bruxelles, parlando della recente conversazione con Donald Trump a Mar-a-Lago. “Abbiamo focalizzato molto la discussione su tre questioni. In primis, è stato lui ad aumentare la spesa per la difesa quando era presidente. E l’ho ringraziato di nuovo per questo, perché è stato cruciale”, ha detto Rutte. “Ma dobbiamo fare di più. Non basterà restare al 2% perché a lungo termine, ciò significa che la nostra deterrenza non è abbastanza forte”, ha aggiunto.
Un altro argomento trattato con Trump è l’industria della difesa. “Secondo: produzione industriale. Come facciamo a far sì che la nostra base industriale della difesa inserisca davvero turni extra, inserisca linee di produzione extra per aumentare la produzione, perché sappiamo che i russi e i cinesi lo stanno facendo. E anche i nordcoreani”.
Poi sull’Ucraina Rutte afferma che serve un accordo giusto altrimenti questo costituirà “una grave minaccia” anche per il territorio degli Stati Uniti d’America. “Quando parliamo di Ucraina dovremmo discutere del fatto che Russia e Cina, ma anche l’Iran e, naturalmente, la Corea del Nord, stanno tutti lavorando insieme e la Russia sta pagando per questo. Ad esempio, con la tecnologia missilistica, che viene poi utilizzata dai nordcoreani per minacciare non solo noi o la Repubblica di Corea, ovvero la Corea del Sud e il Giappone, ma anche il territorio degli Stati Uniti. Quindi tutto questo si sta collegando”, ha concluso.