MONACO - Il Segretario generale della Nato, Mark Rutte, è intervenuto con un monito severo all’evento “Msc a Berlino”, organizzato dalla Conferenza sulla Sicurezza di Monaco, avvertendo gli alleati del pericolo imminente rappresentato dalla Russia.
“Siamo il prossimo obiettivo della Russia e siamo già in pericolo”, ha dichiarato Rutte, criticando la percezione di sicurezza diffusa. “Quando sono diventato Segretario generale della Nato l’anno scorso, ho avvertito che ciò che sta accadendo in Ucraina potrebbe accadere anche ai Paesi alleati, e che dobbiamo passare a una mentalità da tempo di guerra”.
Rutte ha espresso il timore che troppi alleati siano “silenziosamente compiacenti”, non avvertano l’urgenza e credano che il tempo sia dalla loro parte: “Non lo è, il momento di agire è adesso. La spesa e la produzione per la difesa degli alleati devono aumentare rapidamente”.
Nonostante l’avvertimento Rutte, ha mostrato ottimismo sulle possibilità di un accordo di pace, sottolineando l’importanza del ruolo Usa nei negoziati. “Ucraina, Stati Uniti ed Europa potranno trovare un accordo? Sì, ne sono certo. Penso di sì. Ma non sono sicuro se i russi accetteranno. Questo è il test. Dobbiamo mettere alla prova Putin per vedere quanto sia serio”.
Il Segretario generale ha lodato l’impegno di Washington assicurando che Trump e il suo team “stanno lavorando instancabilmente per raggiungere questo obiettivo, e voglio davvero elogiarli per questo”. Ha poi citato l’appoggio degli alleati europei e del Canada agli sforzi di pace.
“Trump vuole porre fine allo spargimento di sangue ora, ed è l’unico che può portare Putin al tavolo dei negoziati – ha aggiunto Rutte –. Mettiamo Putin alla prova. Vediamo se vuole davvero la pace o se preferisce che il massacro continui. È essenziale che tutti noi continuiamo a fare pressione sulla Russia e sosteniamo un impegno concreto per porre fine a questa guerra”.
Rutte ha, però, delineato i due elementi cruciali per qualsiasi accordo duraturo: la ricostruzione dell’Ucraina e le garanzie di sicurezza. “Sarà cruciale, dopo un cessate il fuoco a lungo termine, o un accordo di pace, che i russi non proveranno mai più ad attaccare l’Ucraina. Quindi devono esserci garanzie di sicurezza di tale qualità e livello che Putin sappia che se ci prova di nuovo, la reazione sarà devastante”. Infine, ha ricordato la questione più spinosa: “Sappiamo tutti che ci sarà una discussione delicata e difficile sui territori, su cui, alla fine, solo gli ucraini possono decidere”.
Rutte ha concluso con una provocazione sull’impatto economico del conflitto sulla Russia: “Il prossimo slogan della campagna presidenziale di Putin dovrebbe essere Make Russia weak again (rendere la Russia di nuovo debole). Nella sua visione distorta della storia e del mondo, Putin crede che la nostra libertà minacci la sua morsa soffocante sul potere e che vogliamo distruggere la Russia. Putin sta facendo un buon lavoro da solo”.
A sostegno di questo argomento, il Segretario generale ha fornito dati specifici: l’economia russa è “ora orientata alla guerra, non alla prosperità del suo popolo”, con la Russia che spende quasi il 40% del suo bilancio in aggressioni e circa il 70% dei macchinari utensili utilizzato per la produzione militare. “Le tasse stanno aumentando, l’inflazione è schizzata alle stelle e la benzina è razionata”, ha spiegato Rutte.