ADELAIDE - Venerdì 14 marzo presso l’Italian Centre in Carrington Street, SAATI - South Australian Association of Teachers of Italian - ha organizzato un’apericena per festeggiare i 50 anni dell’associazione: “Cinquanta anni di servizio agli insegnanti, agli studenti e alla più ampia comunità italiana”, ha esordito Silvia De Cesare, l’attuale presidente.
Oltre alle numerosissime insegnanti di italiano associate all’organizzazione, hanno partecipato anche diversi ospiti illustri, tra cui l’onorevole Blair Boyer, ministro dell’Istruzione, il console d’Italia ad Adelaide, Ernesto Pianelli, con il vice console, Giovanni Segre, Noel Mifsud, presidente del Comitato per l’Istruzione Multiculturale e le Lingue - MELC -, Angela Scarino, professoressa associata di Linguistica applicata, Giuseppe Geracitano, presidente dell’Italian Historical Society, la professoressa Marinella Marmo, presidente del Com.It.Es, Phillip Donato, presidente della SAIA e Roberto Ciufoli, presidente del Marche Club.
Silvia De Cesare, dopo il benvenuto a tutti i presenti e i ringraziamenti ai tanti che sostengono l’insegnamento dell’italiano in South Australia, ha pronunciato un discorso molto ispirato in cui ha ripercorso le tappe fondamentali dell’associazione.
SAATI è stata, infatti, fondata il 4 ottobre 1975 da un gruppo pionieristico di insegnanti di italiano che hanno sentito la necessità di unirsi come associazione per promuovere e far progredire l’insegnamento dell'italiano in South Australia.
La prima riunione annuale si è tenuta il 22 ottobre 1975, proprio nella sede SAIA: “Una scelta particolarmente significativa per le celebrazioni di stasera: è dove tutto è iniziato!”.
Facevano parte del primo comitato: Emilio Ferraretto, presidente, prof. G.A.A. Comin, vicepresidente, Laura Pieraccini, segretaria, Gary Ruggiero, tesoriere, Lia Tedesco, editor della newsletter e, come membri del comitato, Nick Cavuoto, Nives Zancanaro, Antonietta Cocchiaro, Romano Rubichi e John Pereira.
A quel tempo, in cui si faceva sentire la spinta del multiculturalismo, i programmi di lingua italiana stavano crescendo nelle scuole. E, per la prima volta nello Stato, alla Flinders University era stata istituita una cattedra per il prof. Antonio Comin, che era anche il presidente onorario iniziale di SAATI. Purtroppo, Comin non ha potuto partecipare ai festeggiamenti del 50esimo, ma ha inviato una lettera di congratulazioni e incoraggiamento a proseguire con l’usuale impegno e determinazione che è stata letta da Livia D’Aloia, attuale tesoriere.
Tornando alla storia di SAATI, vale la pena ricordare che a quei tempi, quando è nata l’associazione, gli insegnanti di italiano non avevano risorse; per questo l’associazione ha colmato una “lacuna cruciale”. Tra le prime iniziative di SAATI, la newsletter La Bancarella, con indicate le poche scuole che, all’epoca, insegnavano italiano: solo 11 istituti superiori e otto elementari statali, oltre a 13 scuole superiori e una scuola elementare cattoliche.
Da allora è stata fatta tanta strada; oggi le scuole che insegnano italiano in South Australia sono 96: 13 scuole superiori e 21 scuole elementari statali, oltre alla School of Languages e alle 60 scuole cattoliche, tra superiori ed elementari. Tra gli anni ‘80 e ‘90, SAATI ha diffuso informazioni tramite copie cartacee di La Bancarella, con tante idee e risorse didattiche, spedita tramite corriere ai soci nelle scuole o a casa degli insegnanti. In quegli stessi anni SAATI ha gestito il programma di scambio studenti Intercultura, un’iniziativa che sicuramente ha incoraggiato molti a proseguire i loro studi di lingua italiana.
A oggi, SAATI supporta insegnanti e studenti, fornendo anche assistenza finanziaria agli studenti SACE dell’Anno 12 per frequentare programmi di revisione presso la School of Languages e l’opportunità di partecipare a concorsi linguistici statali.
Per gli insegnanti vengono offerte opportunità di apprendimento professionale di alta qualità, promuovendo anteprime di film all’Italian Film Festival e altri eventi culturali, offrendo momenti di tutoraggio agli insegnanti a inizio carriera e molto altro.
“SAATI iniziò con una manciata di soci - ha proseguito Silvia De Cesare -. Nel corso degli anni abbiamo aumentato i nostri soci e mantenuto i numeri. Nel 2024 avevamo più di 150 soci da oltre 30 scuole secondarie e 14 scuole primarie, inclusi insegnanti supplenti, studenti universitari, docenti universitari e insegnanti in pensione che sono ancora amici di SAATI. La nostra missione è ed è sempre stata quella di essere l’unica voce per tutti gli insegnanti di italiano in tutti i settori del South Australia. Ci impegniamo a promuovere l’insegnamento e l’apprendimento dell’italiano, oltre a rappresentare e supportare gli insegnanti di italiano per gestire programmi di successo. SAATI ha coltivato e continuerà a coltivare forti legami a tutti i livelli dell’istruzione - primaria, secondaria e terziaria - e nei settori governativi e non governativi”.
De Cesare ha poi ricordato la stretta relazione mantenuta negli anni con “diverse organizzazioni italiane in South Australia, che hanno dato il loro sostegno a varie iniziative, così come con altre associazioni professionali in SA e a livello nazionale. Il rapporto che SAATI ha con il Consolato è particolarmente utile”.
Non è poi mancato un ringraziamento a chi ha contribuito alla crescita dell’associazione: “Stasera, vogliamo anche riconoscere il lavoro non retribuito e lo sforzo che i dedicati soci del comitato nel corso degli anni. Oltre a partecipare alle riunioni, c'è sempre qualcosa da pianificare, organizzare, modificare, prenotare, considerare, qualcuno da contattare, qualche consiglio da ricevere o dare. Questo si aggiunge alle loro responsabilità scolastiche e domestiche. Ringraziamo tutti voi per il vostro duro lavoro e la vostra dedizione e i nostri membri per il loro continuo supporto. SAATI è una testimonianza della dedizione degli insegnanti di italiano nel South Australia. L’associazione ha svolto un ruolo chiave nella promozione della lingua e della cultura italiana, supportando educatori e studenti e promuovendo una comunità collaborativa. Con un’eredità di 50 anni di successi e un impegno per l’innovazione, SAATI non vede l’ora di lavorare con i suoi membri per continuare la sua missione per molti anni a venire”.
Sono poi intervenuti anche il ministro dell’Istruzione Blair Boyer, che ha ribadito il sostegno del governo, il console Ernesto Pianelli e Noel Mifsud, presidente del MELC.
Prima del rinfresco, sono stati chiamati sul palco tutti gli ex presidenti presenti alla serata, che hanno ricevuto un attestato di apprezzamento consegnato dal ministro Boyer: Margot Ludbrook, Nives Mercurio, Gianna Zybert, Lucia Baldino, Caroline Bamford, Rosetta Moffa, Helen Tooulou, Gianna De Leo, Julie Tarzia, Belinda Barrile, Gianna De Leo, Antonella Macchia, AnnaRita Hoskin, Maria Kitching.
Un momento è stato poi dedicato a rendere omaggio a Ennio Ferraretto, il primo presidente, scomparso nel 2018: “Desideriamo ricordare il suo ruolo cruciale nel sostenere la formazione di SAATI, sulla base di ciò che aveva visto a Melbourne. Riconosciamo il duro lavoro degli altri membri del comitato nel corso degli anni, ma queste persone hanno dimostrato una leadership e una visione straordinarie”: queste le parole di Silvia De Cesare, che ha poi invitato i membri del primo comitato presenti a salire sul palco.
Dopo il rinfresco, alcune insegnanti, tra cui Nives Mercurio - che non ha potuto presenziare ma che ha mandato un messaggio -, Lucia Baldino, Caroline Bamford, Belinda Barrile, Maria Kitching e Antonella Macchia, hanno condiviso riflessioni, ricordi, sfide, risultati e successi. E per finire la serata, il taglio della torta e la lotteria.
L’attuale comitato di SAATI è composto da Silvia De Cesare, nel ruolo di presidente, Maria Lucia Di Palo, vicepresidente, Lizzy Trasente, segretaria, Livia D’Aloia, tesoriera, Lydia D’Ambrosio, responsabile delle comunicazioni, e i consiglieri David Lepore, Elena Guastella, Grace Gava, Imma De Masi, Manuela Burtini, Monica Guerra, Rocco D’Onofrio e Stefania Chiro.