ISCHIA (Napoli) - Come anticipato ieri dal prefetto di Napoli, Claudio Palomba, è ora diventato ufficiale il ritrovamento di un’ottava vittima della frana che ha colpito sabato scorso il comune di Casamicciola, sull’isola di Ischia. Con l’aiuto dei cani molecolari i soccorsi hanno raggiunto ed estratto dal fango anche il corpo di Michele Monti, il ragazzo di 15 anni, fratello di Francesco e Maria Teresa, i cui corpi erano stati ritrovati domenica.

Ieri sera, il prefetto Palomba, al termine della riunione del Comitato Coordinamento Soccorsi,  ha detto che si cercano i corpi dei loro genitori, Gianluca Monti e Valentina Castagna, che risultano ancora dispersi assieme ad altre due persone: presumibilmente i compagni di Eleonora Sirabella, la prima vittima ritrovata, e di un'altra giovane donna. I feriti restano 5, di cui solo uno trasportato fin da subito all'ospedale Cardarelli di Napoli.

Per quanto riguarda gli sfollati il numero è per ora di 230, ma ''non è escluso'' che possa crescere, ha spiegato il prefetto. Gli sfollati sono tutti sistemati tra strutture alberghiere e sistemazioni da parenti ma il prefetto ha sottolineato che “essendo in inverno e trattandosi di nuclei familiari si cercano allocazioni che siano vere e proprie abitazioni anche per alleviare la loro condizione di difficoltà”.

Intanto anche stanotte i soccorritori sono al lavoro senza sosta. Sull'isola operano 160 vigili del fuoco con 70 mezzi giunti da Campania, Lazio, Toscana, Abruzzo, Puglia, Molise. Le squadre del Corpo nazionale sono dislocate nel territorio Casamicciola: esperti in topografia applicata al soccorso, USAR (Usar Search And Rescue), SAF (Speleo Alpino Fluviali), cinofili e operatori SAPR (Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto) al lavoro nella parte alta di via Celario per le operazioni di ricerca. Sommozzatori giunti dalla Toscana operano con un sonar per scandagliare i fondali nello specchio di mare in prossimità del porto.

Un dispiegamento di forze rilevante anche per la difficoltà delle operazioni e per anticipare il ritorno delle piogge, previsto per oggi. La strada è stata in gran parte ripulita ma il fango che è stato per ora spinto ai margini dovrà essere rimosso il prima possibile per scongiurare il rischio, quando ci sarà di nuovo la pioggia, di un dilavamento verso la parte bassa dell’abitato.

Intanto squadre di volontari con le vanghe stanno liberando gli accessi alle case, anche per consentire ai residenti, accompagnati dai vigili del fuoco, di entrare per recuperare quanto necessario. Intanto, dal fango emergono brandelli di vita spezzata. Un peluche, un tegame e altri oggetti che raccontano di una quotidianità che per tante persone non sarà mai più come prima. Al più presto dovranno essere rimosse anche le numerose vetture che sono state completamente accartocciate dalla furia dell'acqua e del fango. Ora sono un ammasso di lamiere.

Oggi una riunione congiunta del Centro di coordinamento soccorsi (Ccs) e del Centro operativo comunale (Coc) si svolgerà direttamente sull’isola, per renderne “estremamente operativa” l'attività rispetto alle priorità che sono il ritrovamento degli ulteriori dispersi e la perimetrazione della zona rossa.

Intanto, a seguito della dichiarazione dello stato di emergenza deliberata dal Consiglio dei ministri di domenica, il Governo sta predisponendo un'apposita normativa d'urgenza per consentire ai contribuenti la sospensione dei termini dei versamenti e degli adempimenti tributari e contributivi in favore dei soggetti residenti o operanti nei comuni di Casamicciola e Lacco Ameno.

Misure che possono contribuire ad alleviare le sofferenze di chi è stato colpito dalla tragedia, ma che sono accompagnate anche da polemiche sempre più forti riguardo la situazione dell’isola.

"L'ultima mia segnalazione alle autorità competenti sui gravi rischi per la popolazione di Casamicciola dovuti al dissesto idrogeologico li avevo segnalati il 22 novembre scorso – ha dichiarato ai giornali l’ex sindaco di Casamicciola -  avevo scritto al prefetto di Napoli, al commissario prefettizio di Casamicciola, al sindaco Manfredi e alla Protezione Civile Campania. Nessuno mi ha risposto. A seguito dell'allerta meteo arancione, avevo segnalato il pericolo per la popolazione della zona e chiesto la loro evacuazione”.

Il problema però è che “ad Ischia non esistono piani di evacuazione nonostante i numerosi rischi a cui è esposta l'isola: vulcanico, sismico e di smottamenti - ha denunciato il geologo Aniello Di Iorio dopo un sopralluogo sull’area della frana -. Da anni cerco di farlo capire a istituzioni e associazioni della zona. Inoltre buona parte del versante nord e specialmente Casamicciola Terme, dopo la frana di due giorni fa, sono ancora ad alto rischio per quando riguarda lo slittamento di frane che poi indebolendo i versanti da cui si staccano, impostano altre frane”.

Ma oltre a quelle per la gestione del territorio e la sottovalutazione delle emergenze, non mancano le polemiche per il diffuso abusivismo edilizio presente sull’isola. Dopo le denunce del presidente della regione Vincenzo De Luca a riguardo, ieri è intervenuto anche il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, secondo il quale contro l'abusivismo edilizio “basterebbe mettere in galera il sindaco e tutti quelli che lasciano fare”, perché “i sindaci non devono lasciare costruire”.

A difesa degli amministratori locali si è schierato però il ministro per la Protezione Civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci. “Per l'abbattimento di case abusive, soprattutto quelle realizzate in zone ad alto rischio, serve una dotazione finanziaria” ha sottolineato, ricordando che “molto spesso i sindaci hanno difficoltà ad attivare persino i mezzi meccanici che debbono eseguire l'abbattimento. È una materia complessa e difficile. Noi non possiamo e non dobbiamo lasciare soli i primi cittadini in questa situazione”.