SANTO DOMINGO - È salito a 124 il numero delle vittime del drammatico crollo del tetto della discoteca Jet Set avvenuto nelle prime ore di martedì nella capitale della Repubblica Dominicana.  

Lo hanno confermato oggi le autorità locali, mentre le operazioni di soccorso proseguono nella speranza di trovare altri sopravvissuti tra le macerie. 

 Tra le vittime si contano nomi illustri, tra cui Rubby Pérez, celebre cantante di merengue di 69 anni, che si stava esibendo nel locale al momento del crollo, e Nelsy Milagros Cruz Martínez, governatrice della provincia di Monte Cristi.  

Quest’ultima, secondo quanto riportato, è riuscita ad avvisare il presidente dominicano Luis Abinader della tragedia poco prima di perdere la vita. Tra i deceduti ci sono anche altri politici e due ex stelle del baseball delle Major League. 

Il direttore del Centro Operazioni d’Emergenza (COE), generale Juan Manuel Méndez, ha dichiarato che 155 persone sono state soccorse vive e trasportate in diversi ospedali della città. 

Il tetto del celebre locale è crollato improvvisamente mentre centinaia di persone stavano assistendo allo spettacolo del “lunes bailable”, una tradizione settimanale che per decenni ha animato le notti di Santo Domingo. Jet Set è infatti considerato un’istituzione della vita notturna dominicana, attiva da oltre cinquant’anni e palco per artisti di fama internazionale. 

Il presidente Abinader ha proclamato tre giorni di lutto nazionale in memoria delle vittime, osservati fino a domani, giovedì. 

Nel frattempo, squadre di soccorso hanno lavorato incessantemente per tutta la notte, chiedendo silenzio attorno all’area per poter udire eventuali richieste d’aiuto provenienti da sotto le macerie dell’edificio, distrutto quasi completamente. 

In particolare i “furetti”, il corpo dei pompieri specializzato nell’incursione in spazi ristretti e inagibili, che sono stati fondamentali per portare avanti le operazioni di soccorso tra gli scombri.