Dopo il trionfo di Loredana Berté nella classifica della sala stampa, Geolier con “I’ p’me tu p’te” ha dominato la Top 5 della seconda serata del Festival di Sanremo, decisa dal televoto e dalle radio Seguono Irama con “Tu no”, Annalisa con “Sinceramente”, Loredana Berté con “Pazza” e Mahmood con “Tuta gold”. Il toccante ritorno sul palco di Giovanni Allevi, dopo i due anni di stop dovuto alla malattia, è stato il momento più commovente della seconda serata della 74ª edizione del Festival, che ha visto inoltre come ospite speciale John Travolta, cimentatosi nel ruolo di istruttore di ballo per Amadeus sulle note dei successi che lo hanno reso celebre.
Dopo Mengoni è toccato a Giorgia ma la formula è stata la stessa: la co-conduttrice si è fatta in due e ricoperto anche il ruolo di cantante, interpretando alcuni dei suoi successi più amati tra le ovazioni del pubblico. Tra gli altri ospiti Leo Gassman, impegnato nella fiction su Califano. In Piazza Colombo spazio a Rosa Chemical, laddove Bob Sinclair ha fatto ballare tutti dal palco della Costa Smeralda. Presenti anche il cast di Mare Fuori e la Nuova Orchestra Santa Balera per i 70 anni di “Romagna mia”.
Ad aprire, da solo, la seconda serata del Festival è stato Ruggiero Del Vecchio, “il nonno di Viva Rai2”, che ha cantato “ItaloDisco”, il successo dei The Kolors e un’altra grande hit, “Mon amour” di Annalisa. Il “gioco delle coppie” è la novità di quest’anno. Ogni cantante in gara diventa presentatore di un collega. Stasera è toccato a 15 artisti. Ha rotto il ghiaccio Ghali, al quale è spettato il compito di introdurre Fred De Palma con “Il cielo non si muove”.
I La Sad si sono presentati in abito elegante... con sorpresa. Dietro la giacca spuntava il volto di Amadeus con la cresta che richiama i capelli ribelli dei ragazzi. I giovani artisti hanno presentato due mostri sacri della musica italiana, Nek e Francesco Renga con “Pazzo di te”. Giorgia è arrivata sul palco di Sanremo e cantato subito “E poi”, la canzone che portò al Festival nel 1994, ben 30 anni fa. La cantante era elegantissima in smoking nero con short e stivali alti, capelli raccolti, rossetto rosso. Per lei alla fine dell’esibizione standing ovation del pubblico e dell’orchestra. Amadeus ha accolto Giorgia sul palco con torta e candelina per festeggiare i 30 anni della celebre canzone. La cantante ha soffiato la candelina insieme ad Ama, tra gli applausi e l’emozione del pubblico. Diodato ha presentato Dargen D’Amico con “Onda alta”.
“Ho due vertebre rotte e un problema a delle dita per il tremore, a causa di una neuropatia. Ma non potendo più contare sul mio corpo proverò a suonare con tutta la mia anima”, ha affermato Giovanni Allevi, dopo il gesto simbolico di essersi tolto il cappello e aver mostrato di nuovo i ricci tutti bianchi, prima di esibirsi con il pianoforte dopo due anni di stop a causa della sua malattia. Allevi ha suonato “Tomorrow” “perché - ha spiegato il musicista - domani, per noi, ci sia sempre ad attenderci un giorno più bello”. Al termine, il teatro dell’Ariston gli ha tributato un lungo emozionato applauso. Allevi ha ringraziato tutti e ha abbracciato commosso Amadeus che ha concluso dicendo: “Questa è sicuramente una delle pagine più belle del Festival di Sanremo”.
“Dedico questa canzone a tutta la comunità queer. Amate liberamente”. Dopo aver riproposto “La rabbia non mi basta”, in cui ha raccontato anche del duro bullismo che ha subito, la giovane cantante ha salutato così il pubblico dell’Ariston e a casa. John Travolta insegnante di ballo per Amadeus al Festival di Sanremo. Sulle note di “Stayin’ alive” da “La febbre del sabato sera” prima, di “Greased lightnin’” da “Grease” poi e di “You never can tell” da “Pulp Fiction” alla fine, il conduttore si è lasciato “istruire” dall’attore, famoso per le sue capacità ballerine. L’attore si è spostato poi all’Aristonello, dove Fiorello lo ha erudito brevemente sui passi da fare e insieme si sono cimentati nel “Ballo del qua qua”.
Tra le esibizioni dei diversi concorrenti, Giorgia ha incantato l’Ariston coi suoi successi. Standing ovation meritatissima. I ragazzi e le ragazze di “Mare fuori” hanno portato il tema della violenza di genere sul palco dell’Ariston. Lo hanno fatto spiegando le parole chiave in una relazione basata sul rispetto dell’altro ma anche di se stessi: “accetta, ascolta, accogli, impara, verità, accanto e no”.
Ariston in delirio per la Bertè. “Loredana, Loredana” ha urlato a squarciagola dopo “Pazza”, l’inno di una donna che si ama dopo una vita anche di tormenti. Sangiovanni, che l’ha presentata, ha accompagnato il coro scandendo il nome dell’artista dopo averle detto che vuole avere il suo “coraggio” nella sua carriera. Ora si attende la terza serata, che vedrà esibirsi i 15 artisti che hanno stasera rivestito il ruolo di presentatori, trasmessa in dirtta da Rai Italia su Il Globo Tv.