L’amore sarà il fil rouge del prossimo Festival di Sanremo, cantato in ogni sua declinazione: da quello tormentato o che si rimpiange a quello innato verso la mamma e più in generale verso i rapporti umani. Nei testi dei 30 big in gara spazio anche alla nostalgia che corrode e alle autocertificazioni di piazza. A dominare sono le ballad ma non mancano i generi dance, rap urban, la melodia più tradizionale e il cantautorato con l’esordio di Brunori Sas e Lucio Corsi e il ritorno di Simone Cristicchi. Non possono mancare i tormentoni: per questa “categoria”, in pole position, The Kolors.

Un inno energico alla vita sarà proposto da Francesco Gabbani. Dopo aver vinto due volte il Festival, (prima nella categoria giovani e poi tra i big), la “scoperta” di Carlo Conti tornerà sul palco dell’Ariston con “Viva la vita” che invita al Carpe diem: “Viva la vita questa vita che è solo un attimo/Un lungo attimo/ Viva la vita finché ce n’è”. L’amore “instabile” è invece quello proposto da Clara. Il suo “Febbre” è un brano pop urban (“Tu prendi me come un enfant in abito da gala/ ciò che provi è solo febbre che sale e scende”). L’amore tormentato è protagonista della ballad di Noemi, che torna a Sanremo per l’ottava volta a distanza di due anni dall’ultima. Il suo brano, “Se t’innamori muori”, è scritto da Blanco, Mahmood e Michelangelo (“Ti stringerei fino a odiarti ma lo so che non è facile lasciarsi perdere serenamente”). E di desiderio struggente parla Rose Villain con “Fuorilegge”. “Se pensarti fosse un crimine stanotte io sarei fuorilegge/ Partiamo domani/ Bonnie e Clyde”, le parole della cantautrice e rapper, alla sua seconda partecipazione all’Ariston. Corsi invece al suo esordio, si focalizza sulla contrapposizione tra apparenza e realtà con “Volevo essere un duro” (“Volevo essere un duro/un lottatore di sumo/ Però non sono nessuno/ Ho anche paura del buio”). Un amore disincantato traspare dalle strofe di Rkomi, alla sua seconda partecipazione a Sanremo, con “Il ritmo delle cose” (“Dove sono i soldi adesso/che sei rimasta sola/ pornografia ma senza sesso/effetto senza droga”). C’è chi scommette sul tormentone de The Kolors: “Tu con chi fai l’amore” che invita a lasciarsi andare (“Tu con chi fai all’amore/Stasera/Domani! Chissà”). 

Fuori dal coro, Willie Peyote, che dopo aver già partecipato alla kermesse nel 2021, torna in gara tra i big con un brano, “Grazie ma no grazie”, di denuncia sociale, che riporta al sound italodisco degli anni ‘80 (“Dovresti andare a lavorare e non farti manganellare nelle piazze”). Anche per Rocco Hunt un brano di denuncia. Il rapper, dopo aver trionfato nel 2014 nella sezione Nuove Proposte, porterà “Mille volte ancora”, brano incentrato sulle sue origini, sulla sua terra e sulla sua storia (“L’erba cresce in un campetto abbandonato/colpa dei telefoni non ci hanno più giocato”). Anche per Brunori Sas, il palco dell’Ariston rappresenta un esordio. Con il suo “L’albero delle noci”, la poesia è protagonista con un brano dedicato all’amore per la figlia (“Vorrei cantare senza parole/senza mentire/ per paura di farti soffrire”). Come un esordio è quello di Tony Effe. Il rapper debutterà all’Ariston con un brano romantico e passionale dedicato alla sua donna. Cita Franco Califano e ha incisi in romanesco (“Si crolla er monno/ io m’aricordo solo di te. Damme ‘na mano/Sinno me moro”). 

La polistrumentista barese Serena Brancale porterà “Anema e core”, un brano dance-folk con incisi in napoletano (“Dammi un bacio su un taxi cabrio, un bacio che s’adda vede”). E ancora: tra i big, Irama con “Lentamente”. Per lui si tratta della sesta partecipazione. La sua è una ballad che racconta un amore che si sta spegnendo. “Pelle diamante” è invece il brano di Marcella Bella, una veterana della canzone italiana. Per lei è la sua nona partecipazione in gara: il suo debutto risale al 1972 con “Montagne verdi”, che arrivò in finale. Bella propone un inno alla donna “Forte, tosta, indipendente/Stronza forse, ma sorprendente”. Per Achille Lauro è la quarta partecipazione a Sanremo. Il giudice di X Factor porta “Incoscienti giovani”, che ha confidato essere ispirato a una storia vera: (“Se non mi ami muoio giovane/ti chiamerò da un autogrill/tra cento vite o giù di lì”). Per Elodie invece protagonista sarà l’amore struggente, arrivato al capolinea. Per la sua quarta partecipazione a Sanremo, l’artista, che debuttò con Conti nel 2017, porta “Dimenticarsi alle 7” (“Travolti da un’idea/Che non vuoi che passi/Che piano piano scivola giù”).

Altro big veterano della kermesse: Massimo Ranieri. Per lui ottava partecipazione con “Tra le mani un cuore”. Di successo appare la hit orecchiabile della cantautrice italo-brasiliana Gaia, “Chiamo io chiami tu”; s’ispira a Fellini il brano di Sarah Toscano; un brano dark è quello di Fedez che farà discutere. Altro tormentone dance pop sarà “Cuoricini” di Coma cose. Giorgia porterà “La cura per me”; Olly, con “Balorda nostalgia”, vuole cantare l’amore romantico; Cristicchi, con “Quando sarai piccola”, è alla sesta partecipazione. Dance trap per Emis Killa. Per la sua prima volta al Festival presenta “Demoni”, sulla chimica dell’amore.