Il piacere delle tradizioni si rinnova ogni anno nei gesti semplici ma profondi che uniscono le generazioni.

Tra canti, profumi familiari e simboli sacri, la comunità si ritrova per celebrare ciò che la tiene insieme: la fede, le radici e il desiderio di appartenere a qualcosa di più grande.

L’Associazione Sant’Antonio da Padova continua a essere il cuore pulsante di questa eredità spirituale e culturale, e anche quest’anno ha organizzato una festa sentita e partecipata a Freshwater, onorando il Santo con calore, partecipazione e rispetto della tradizione.

Circa 300 persone si sono riunite domenica scorsa nella chiesa di St John the Baptist a Freshwater per celebrare la Festa di Sant’Antonio, un appuntamento caro alla comunità italo-australiana che ogni anno rinnova il legame tra fede e identità culturale.

L’atmosfera, intrisa di spiritualità e calore comunitario, ha visto protagonisti giovani, famiglie e rappresentanti delle associazioni religiose locali, giunti da diverse zone per rendere omaggio all’amato Santo.

Durante la messa, sull’altare sono state offerte pagnotte di pane, simbolo di condivisione e abbondanza, insieme a generose offerte di salumi e formaggi, portate dai più giovani in un gesto semplice ma denso di significato.

Tanto attesa, anche quest’anno, è stata la tradizionale parata degli animali domestici, con galli, agnelli e pulcini accompagnati all’interno della chiesa per ricevere la benedizione. Un’immagine che rievoca la figura del santo patrono degli animali e della terra, e che ogni anno emoziona grandi e piccoli.

Alla cerimonia hanno partecipato anche rappresentanti di altre confraternite e associazioni religiose e non quali Our Lady of Fatima, Madonna del Carmelo, SS Salvatore di Pazzano, Santa Caterina e il SS Crocifisso di Grotteria, i Carabinieri e tante altre, testimoniando la forza dei legami intercomunitari e la vivacità del panorama religioso italiano in Australia. Il presidente dell’associazione promotrice Stefano Laface, ha espresso la propria gratitudine a tutti i presenti e agli sponsor che hanno reso possibile l’evento.

Nel suo discorso ha ringraziato in particolare Antonio Bamonte e Filippo Navarra per il loro continuo sostegno.

Laface ha ricordato anche come la processione, un tempo lunga due chilometri, sia oggi ridotta a mezzo chilometro in ottemperanza alle nuove normative, ma non per questo meno significativa: “L’importante è camminare insieme, anche solo per pochi passi, mantenendo viva la fede e il senso di appartenenza”.

La splendida giornata si è conclusa con un rinfresco nella sala parrocchiale adiacente alla chiesa, dove tra strette di mano, abbracci e il profumo di pane benedetto si è festeggiato anche il compleanno di padre Antonio Fregolent che ha officiato la messa: un piccolo miracolo di coesione e memoria collettiva che, anno dopo anno, continua a fiorire nel cuore delle Northern Beaches.

 

Il piacere delle tradizioni si rinnova ogni anno nei gesti semplici ma profondi che uniscono le generazioni.

Tra canti, profumi familiari e simboli sacri, la comunità si ritrova per celebrare ciò che la tiene insieme: la fede, le radici e il desiderio di appartenere a qualcosa di più grande.

L’Associazione Sant’Antonio da Padova continua a essere il cuore pulsante di questa eredità spirituale e culturale, e anche quest’anno ha organizzato una festa sentita e partecipata a Freshwater, onorando il Santo con calore, partecipazione e rispetto della tradizione.

Circa 300 persone si sono riunite domenica scorsa nella chiesa di St John the Baptist a Freshwater per celebrare la Festa di Sant’Antonio, un appuntamento caro alla comunità italo-australiana che ogni anno rinnova il legame tra fede e identità culturale.

L’atmosfera, intrisa di spiritualità e calore comunitario, ha visto protagonisti giovani, famiglie e rappresentanti delle associazioni religiose locali, giunti da diverse zone per rendere omaggio all’amato santo.

Durante la messa, sull’altare sono state offerte pagnotte di pane, simbolo di condivisione e abbondanza, insieme a generose offerte di salumi e formaggi, portate dai più giovani in un gesto semplice ma denso di significato.

Tanto attesa, anche quest’anno, è stata la tradizionale parata degli animali domestici, con galli, agnelli e pulcini accompagnati all’interno della chiesa per ricevere la benedizione. Un’immagine che rievoca la figura del santo patrono degli animali e della terra, e che ogni anno emoziona grandi e piccoli.

Alla cerimonia hanno partecipato anche rappresentanti di altre confraternite e associazioni religiose e non quali Our Lady of Fatima, Madonna del Carmelo, SS Salvatore di Pazzano, Santa Caterina e il SS Crocifisso di Grotteria, i Carabinieri e tante altre, testimoniando la forza dei legami intercomunitari e la vivacità del panorama religioso italiano in Australia. Il presidente dell’associazione promotrice Stefano Laface, ha espresso la propria gratitudine a tutti i presenti e agli sponsor che hanno reso possibile l’evento.

Nel suo discorso ha ringraziato in particolare Antonio Bamonte e Filippo Navarra per il loro continuo sostegno.

Laface ha ricordato anche come la processione, un tempo lunga due chilometri, sia oggi ridotta a mezzo chilometro in ottemperanza alle nuove normative, ma non per questo meno significativa: “L’importante è camminare insieme, anche solo per pochi passi, mantenendo viva la fede e il senso di appartenenza”.

La splendida giornata si è conclusa con un rinfresco nella sala parrocchiale adiacente alla chiesa, dove tra strette di mano, abbracci e il profumo di pane benedetto si è festeggiato anche il compleanno di padre Antonio Fregolent che ha officiato la messa: un piccolo miracolo di coesione e memoria collettiva che, anno dopo anno, continua a fiorire nel cuore delle Northern Beaches.