“Sull’esempio di S. Antonio che ha donato tutta la sua vita a Gesù, anche noi dovremmo donare molto al prossimo che si trova in difficoltà”. Questa è stata la richiesta formulata da padre Antonio Fregolent all’omelia nella chiesa parrocchiale di Freshwater, in occasione della festa di S. Antonio Di Padova, straordinario taumaturgo dal cuore buono, che ascolta le preghiere  di tutti, comprende volentieri le debolezze degli uomini e si fa potente intercessore presso Dio.

Dopo gli anni del Covid, la festa quest’anno si è svolta secondo le tradizioni, di Fabrizia, centro agricolo calabrese, situato a 947 metri sul mare del mare, di cui S. Antonio è patrono ed è venerato dalla popolazione in gran parte di origina contadina con l’offerta dei prodotti della terra e di animali.

E’ infatti questo il modo in cui i nostri antenati manifestano la loro fede e la loro gratitudine verso il grande taumaturgo dal cuore buono, che non manca mai di ascoltare e di consolare chi a lui si rivolge

Durante la santa messa, accompagnata dai canti del Coro Marconi, sono sfilati in chiesa una pecora, due  agnelli e un gallo dalle penne variopinte. Non sono mancati  i pulcini che sono stati donati ai bambini per essere portati a casa. E’ questa una parte della celebrazione che racchiude anche un significato religioso nel richiamo alla creazione tutta di Dio, che si inchina a Dio e al suo tempio, alla quale tutti noi dobbiamo rispetto.

Questo concetto è stato rimarcato durante la processione offertoriale con i giovani che hanno portato all’altare il pane, il vino, e il formaggio e anche un  pallone, in quanto in questi giorni si stanno svolgendo in Germania i Campionati Europei di calcio.

Ha fatto seguito la benedizione dei bambini da parte del celebrante, che ha chiesto  a Dio e S. Antonio  una speciale benedizione per la loro buona salute e per la scuola, per l’anno in corso e per il loro futuro di persone capaci di mettere a frutto i talenti ricevuti da Dio e i doni avuti dai loro genitori. E’ seguita la benedizione e distribuzione del pane di S. Antonio da portare nelle proprie case e soprattutto da portare agli ammalati. Durante la messa hanno rinnovato le loro promesse matrimoniali Vincenzo e Cathy Macri in occasione del loro 60esimo anniversario di matrimonio. Al termine della celebrazione religiosa si è tenuto un rinfresco nel  salone parrocchiale accompagnato dalla  la musica della banda Giuseppe Verdi. I presenti hanno voluto ricordare gli 80 anni di padre Antonio in onore del quale è stata tagliata una torta celebrativa.

Successivamente ha avuto inizio la processione con la statua di S. Antonio accompagnato della banda Giuseppe Verdi e scortata dai carabinieri italiani in alta uniforme, per motivi di ordine superiore  svolta quest’anno in forma ridotta. A dare il benvenuto, ringraziando le numerose persone presenti, Stefano Laface, che ha ricordato nel suo intervento gli ospiti d’onore, gli  sponsor, i volontari, i rappresentanti delle associazioni e il suo comitato, che hanno tutti contribuito al successo della festa.