PERTH - La polizia del Western Australia ha localizzato il richiedente asilo che era riuscito a dileguarsi da venerdì scorso dopo lo sbarco clandestino in una zona costiera dei Kimberley, a nord dello stato, mentre il primo ministro Anthony Albanese respinge le critiche dell’opposizione sulle misure di controllo delle frontiere.

La polizia ha confermato che un gruppo di richiedenti asilo ha sbarcato da un natante, e uno di loro, staccatosi dal gruppo nei pressi di Mitchell Plateau, è stato localizzato in condizione relativamente buone, nei pressi della base dell’aeronautica militare di Truscott

Il sovraintendente della polizia di Armadale Mark Longman, ha detto che il ruolo delle forze dell’ordine del Western Australia si è concluso con il fermo dell’uomo che dopo controlli medici presso la base di Truscott, è stato trasferito a Nauru, dove si trovavano già i suoi compagni di viaggio.

Si tratta del terzo sbarco clandestine sulle coste del Western Australia, negli ultimi cinque mesi. A novembre del 2023, 12 richiedenti asilo sono sbarcati nella stessa zona, da un natante proveniente dall’Indonesia, e quest’anno a febbraio, 37 stranieri sono stati scoperti in tre località diverse nei pressi di Beagle Bay.

In una pausa degli impegni a Melbourne, il primo ministro ha difeso l’approccio del governo sul controllo delle frontiere: “Gestiamo gli sbarchi clandestini in base ai parametri dell’Operazione Sovereign Borders – ha detto -, dal 2013 ad oggi non c’è stato alcun cambiamento di programma, e usiamo qualunque misura a nostra disposizione per proteggere le nostre frontiere”.

Il primo ministro non ha chiarito se il terzo sbarco clandestino in cinque mesi, e fonte di preoccupazione per il governo: “Abbiamo un litorale molto ampio - ha detto -. Ciò che è chiaro e trasparente è che nessun arrivo non autorizzato avrà la possibilità di insediarsi in Australia, perché i principi dell’Operazione Sovereign Borders vengono applicati, come accaduto in questo caso”.

Il premier del Western Australia Roger Cook ha espresso fiducia per l’approccio del governo: “Ci sono stati recenti sbarchi e in ogni occasione, i richiedenti asilo clandestini sono stati fermati e trasferiti nei centri di detenzione, e questo è un segnale che le misure di controllo delle frontiere sono attive e funzionano”.

Per il portavoce dell’opposizione agli Esteri, Simon Birmingham, l’ultimo sbarco è un altro esempio del fallimento del governo sul controllo delle frontiere: “Questo è il terzo barcone che riesce a raggiungere indisturbato, le coste australiane, facendo sbarcare i passeggeri e dileguandosi senza essere individuato”, ha detto.

“E ciò accade – ha continuato il leader dell’opposizione al Senato -, mentre c’è stata una riduzione dei servizi di vigilanza marina e aerea, come evidenziato in sede di Commissione al Senato, e c’è forte preoccupazione per la futura riduzione di fondi allocati all’Operazione Sovereign Borders e il governo ha smantellato l’erogazione visti transitori che era un pilastro del sistema. Il governo Albanese deve riconoscere questi scompensi e assumersi le proprie responsabilità”.

Il ministro ombra agli Interni, James Paterson, ha fatto eco a Birmingham: “Dall’elezione questo governo ha fatto di tutto per indebolire il sistema approntato da governi di coalizione per contrastare i trafficanti di esseri umani, nonostante i nostri avvertimenti che abolire i visti temporanei di protezione sarebbe stato un incentivo per far riprendere gli sbarchi, ed è ciò che sta accadendo”.

Paterson ha espresso sorpresa per l’apparente provenienza degli ultimi richiedenti asilo: “Sembra siano cittadini cinesi, e mentre comprendo benissimo perché qualcuno non vorrebbe vivere sotto il regime di Xi Jinping e il Partito comunista cinese, erano decenni che non accadeva e ciò è insolito”, ha detto aggiungendo che se risulteranno essere rifugiati, dovrà loro venir offerto il trasferimento in un Paese terzo.