CANBERRA - Ospite di ABC, McIntosh ha detto che tutti i genitori australiani hanno il diritto di essere “davvero furenti” per le gravi falle evidenziate dal sistema.

Le sue parole sono state pronunciate dopo che Joshua Dale Brown è stato incriminato per oltre 70 reati a sfondo sessuale perpetrati ai danni di otto bambini in un centro per l’infanzia di Melbourne. Le autorità temono che Brown possa aver lavorato in più centri di quanto inizialmente si pensasse.

Nonostante la cautela adottata dalla Coalizione nel non politicizzare il caso, McIntosh ha chiesto spiegazioni al governo Albanese per i ritardi nell’attuazione delle riforme: “Il governo stesso ha ammesso di aver agito tardivamente. Perché? Perché aspettare altri abusi prima di intervenire?”.

Dopo il caso del pedofilo seriale Ashley Paul Griffith emerso nel 2023, i governi federale e statali avevano iniziato a lavorare su nuove misure. Tra queste: il divieto dell’uso di cellulari personali negli asili nido, più trasparenza sui dati degli educatori scolastici e sanzioni più severe per chi non osserva le regole.

Il governo ha anche annunciato una legge per tagliare i fondi ai centri che non rispettano ripetutamente le norme, provvedimento che la Coalizione ha già reso noto di voler sostenere.

Tuttavia, McIntosh ha sottolineato che altre riforme cruciali, come la revisione del Working With Children Check, sono attese da oltre dieci anni.

“La sicurezza deve essere la priorità assoluta - ha detto la parlamentare liberale -. Il settore dell’infanzia non dovrebbe nemmeno creare dubbi sulla sicurezza dei nostri bambini. Si possono fare entrambe le cose: espandere i servizi e proteggerli”.