ROMA - In una serie di interviste rilasciate negli ultimi giorni, la nuova segretaria del Pd, Elly Schlein, ha cercato di rassicurare sul fatto che i timori di scissione all’interno dei dem siano assolutamente infondati, ribadendo però che lavorerà “per tenere unito il partito senza rinunciare a una direzione chiara”.
Quale sarà questa direzione chiara la segretaria ha provato a indicarlo con chiarezza anche sabato, quando ha partecipato a Firenze a una manifestazione contro il fascismo e a seguito del pestaggio avvenuto fuori da un liceo due settimane fa. Accanto a lei, in corteo, c’erano il leader del M5s Giuseppe Conte e quello della Cgil, Maurizio Landini.
Schlein e Conte sono stati visti parlare a lungo nel retro del palco della manifestazione e al termine della quale hanno rilasciato separatamente dichiarazioni di netta apertura nei confronti l’uno dell’altro, pur rimarcando le distanze soprattutto sul sostegno all’Ucraina.
“Io credo che abbiamo trovato su temi concreti la necessità e la voglia di un’opposizione efficace e ordinaria”, ha detto Schlein in una successiva intervista parlando del colloquio con il capo dei pentastellati. Questi temi concreti sono ovviamente la scuola e poi il salario minimo, la sanità pubblica, la lotta contro l’autonomia differenziata e in generale una strenua difesa dei principi costituzionali.
Battaglie di opposizione sulle quali però Schlein ha detto di voler coinvolgere anche le altre forze di opposizione, a partire da quella di Verdi e Sinistra e per arrivare a Carlo Calenda e Matteo Renzi (quest’ultimo però dalla segretaria non viene mai nominato).
Il solito sogno del campo progressista allargato un po’ a tutti, insomma, anche per offrire subito il fianco a coloro, all’interno del partito che temono un appiattimento sul M5s e spingono invece verso il centro. Tra questi c’è ovviamente Stefano Bonaccini e la sua corrente, che tuttavia esce parecchio ammaccata dalle Primarie. “è finito il tempo dei personalismi e della conflittualità interna - ha detto però chiaramente Schlein, sottolineando che fin da subito con Stefano Bonaccini – abbiamo voluto testimoniare la nostra voglia di lavorare insieme salvaguardare pluralismo tenere insieme comunità ma senza rinunciare a direzione chiara”. Quanto a un eventuale ruolo del governatore dell’Emilia-Romagna nel partito, ha chiarito la segretaria, “stiamo discutendo forme e modi; ne discuteremo”.
Oltre a tenere insieme il Pd e a mettere in movimento un processo di aggregazione delle forze progressiste, Schlein dovrà però dare anche chiari segnali a tutti coloro che l’hanno sostenuta e che ripongono in lei grandi speranze e ha cominciato a farlo riaprendo le iscrizioni online e nei territori. “Venite, abbiamo bisogno di voi; venite a fare parte di questa comunità democratica” è stato il suo appello “al popolo delle Primarie” che l’ha incoronata ribaltando il voto dei circoli.