SANTIAGO DEL CILE - Il rilevamento di numerosi sciami sismici negli ultimi giorni nella regione più settentrionale del Cile, prossima al deserto di Atacama, ha messo in allerta gli esperti che avvertono sulla possibilità di un imminente terremoto di grandi proporzioni. 

L’ultimo evento di rilievo registrato in questa zona risale al 1922 e i geologi temono un rilascio improvviso dell’energia sismica accumulata in oltre un secolo in questa zona della faglia andina. 

Il Centro Sismologico Nazionale (Csn) ha informato che negli ultimi quattro giorni nella regione di Tarapacá si è registrata una serie di almeno sette eventi tellurici tutti tra i 2,7 e 3,8 gradi della scala Richter. 

È sempre importante osservare questi terremoti, poiché siamo in una zona che non si ‘rompe’ da più di un secolo, e si prevede un grande terremoto di tipo interplacca, che genererebbe anche un importante tsunami”, ha aggiunto Salucci. 

L’ultimo grande terremoto in Cile è quello di magnitudo 8.8 che ha colpito le regioni centrali a febbraio del 2010 originando anche un violento tsunami e producendo oltre 500 morti. Il Cile detiene inoltre il record del terremoto più forte mai rilevato dai sismografi, quello che colpì Valdivia nel 1960, con 9,5 gradi della scala Richter.