ROMA – “Oltre il 70% dei lavoratori ha incrociato le braccia in tutta Italia in adesione allo sciopero generale” dichiarano Cgil e Uil, promotori della protesta contro la legge di bilancio. “Una mobilitazione per aumentare salari e pensioni, finanziare sanità, istruzione e servizi pubblici, investire nelle politiche industriali” riferisce una nota unitaria delle due organizzazioni sindacali. 

Dai primi dati raccolti dalle confederazioni si toccano punte del 100% con numerose aziende completamente ferme, come la Heineken di Taranto o la Sammontana di Firenze, e si sono astenuti dal lavoro tutti gli interinali della Beko di Varese. 

Altissima la partecipazione in tutti i settori produttivi e in tutto il Paese, e anche nel mondo dell’istruzione, con molte scuole completamente chiuse nelle maggiori città italiane. 

Le piazze piene sono la “migliore risposta a chi ha criminalizzato una giornata democratica, pacifica, di lotta e richiesta di attenzione con la precettazione” ha dichiarato il leader della Uil, Pierpaolo Bombardieri, durante la manifestazione a Napoli. 

“Dare voce a queste persone non è reato, ma un diritto riconosciuto dalla Costituzione. Penso che chi ha un ruolo istituzionale dovrebbe avere più rispetto, non per Bombardieri e Landini, ma per le persone che sono in piazza” ha aggiunto il sindacalista. 

“La risposta è che le piazze non si precettano e qui si vede la partecipazione” gli ha fatto eco il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, dalla piazza di Bologna. 

“È il segno che la maggioranza di questo Paese chiede di cambiare delle leggi balorde e che il lavoro e la dignità delle persone torni ad essere al centro. Ed è un messaggio fortissimo per continuare, andare avanti. Piazze così piene dicono che siamo sulla strada giusta” ha aggiunto.