APIA (SAMOA) - Sub, esperti marini e il vice primo ministro samoano hanno confermato lo scampato pericolo di un disastro ambientale dopo che la nave della marina neozelandese HMNZS Manawanui si è arenata e affondata vicino alla barriera corallina di Upolu, Samoa.
Tutti i 75 membri dell’equipaggio sono stati evacuati in sicurezza domenica, poco dopo che la nave aveva cominciato a imbarcare acqua al largo dell’isola. Si tratta del primo affondamento di una nave della marina neozelandese dalla Seconda Guerra Mondiale.
Il vice primo ministro samoano, Tuala Tevaga Iosefo Ponifasio, inizialmente aveva dichiarato che una fuoriuscita di carburante era “altamente probabile”. Tuttavia, poche ore fa ha confermato che non ci sono prove di fuoriuscite significative di carburante o materiale inquinante sulla barriera corallina o nelle zone circostanti, ma solo piccole perdite contenute con attrezzature specializzate.
La nave trasportava civili e scienziati, oltre a personale militare straniero. I passeggeri sono stati evacuati su scialuppe di salvataggio in condizioni difficili e al buio. Alcuni di loro hanno impiegato fino a cinque ore per raggiungere la terraferma. Solo una persona è stata ricoverata per ferite lievi e dimessa poco dopo, mentre altri 17 hanno riportato solo qualche contusione e lievi lesioni.
La Nuova Zelanda ha annunciato un’inchiesta per accertare le cause dell’incidente, anche se la ministra della Difesa Judith Collins ha già anticipato che una perdita di potenza potrebbe aver causato l’incagliamento.
La nave da immersione e idrografica HMNZS Manawanui, in servizio per la Nuova Zelanda dal 2019, si è incagliata e affondata vicino alla costa dell’isola di Upolu, la più popolata di Samoa, mentre stava eseguendo rilievi sulla barriera corallina. La nave, di 20 anni e acquistata dalla Norvegia nel 2018, ha iniziato a imbarcare acqua prima di scomparire sotto le onde. Testimoni hanno riferito di aver visto una grande colonna di fumo al momento dell’affondamento.
Manu Percival, guida turistica della zona, ha dichiarato che, pur non essendoci stata una grossa fuoriuscita di carburante, ci sarebbero molti detriti che potrebbero inquinare l’acqua e la costa. Gli abitanti del luogo hanno sospeso la raccolta di molluschi in attesa di ulteriori verifiche.
Gli scienziati marini stanno testando campioni d’acqua per tracce di olio, mentre le autorità militari neozelandesi hanno confermato che la nave, acquistata per 100 milioni di dollari neozelandesi, non era coperta da un’assicurazione per la sostituzione. La marina neozelandese, già definita “estremamente fragile”, ha ora solo cinque delle sue otto navi operative.