SYDNEY - Centinaia di manifestanti pro-Palestina si sono dati appuntamento sul lungomare per un paddle-out in solidarietà con Gaza, mentre a pochi metri di distanza si sono radunati contro-manifestanti pro-Israele, con bandiere israeliane e australiane.

Le due fazioni sono rimaste separate grazie alla forte presenza della polizia del New South Wales, che ha dispiegato la Public Order and Riot Squad e altre unità specializzate per prevenire disordini. Nonostante ciò, le tensioni sono sfociate in brevi colluttazioni. Immagini e video diffusi sui social mostrano spintoni e pugni, con gli agenti costretti a intervenire per dividere i manifestanti. Nessuno è rimasto ferito e non ci sono stati arresti.

Il rabbino Yossi Friedman ha denunciato la scelta del luogo come deliberatamente offensiva per la comunità ebraica locale: “Sono venuti a Bondi, dove vivono molti ebrei, per portare qui il loro odio”, ha dichiarato Friedman.

A ribadire questo concetto è stata anche l’Australian Jewish Association (AJA), secondo cui organizzare una protesta anti-Israele proprio a Bondi, nel giorno della Festa del Papà, è stata una mossa calcolata per alimentare divisioni. Il direttore dell’associazione, Robert Gregory, ha sottolineato che il quartiere ospita sinagoghe, ristoranti kosher e attività ebraiche già oggetto di episodi antisemiti in passato.

L’AJA ha precisato di non aver organizzato il contro-raduno, ma di sostenere i residenti – ebrei e non – che hanno voluto manifestare contro quella che ritengono una provocazione.

La polizia ha definito i raduni “proteste non autorizzate” e ha spiegato di aver agito per garantire la sicurezza pubblica. “Gli agenti sono intervenuti in una colluttazione tra due gruppi; non ci sono state segnalazioni di feriti né arresti”, si legge in una nota ufficiale. Le manifestazioni si sono concluse poco prima di mezzogiorno, con lo scioglimento ordinato dei cortei.

L’episodio riflette nuovamente come il conflitto in Medio Oriente stia trovando eco anche in Australia, trasformando spazi pubblici in palcoscenici di aspro confronto politico e mettendo a dura prova la capacità delle autorità di mantenere l’ordine in un contesto sempre più polarizzato.