Emanuele Fiano, deputato Pd, riferendosi al voto ha affermato: "Non alcuni esponenti ma, come dimostrano i numeri, tutta la Lega ha votato l’emendamento di FdI e quindi contro il governo. 134 voti sono in pratica la somma dei loro voti più quelli dell’opposizione. Irresponsabilità e incoerenza nei confronti del governo sono evidentemente le caratteristiche scelte da Salvini e dai suoi quando si affrontano gli argomenti più delicati per i cittadini".

Davide Crippa, capogruppo, si è fatto portavoce della posizione del M5s: "Per la prima volta oggi si è palesato in Aula un voto di appoggio da parte di una forza di maggioranza ad un emendamento presentato dall’opposizione. Ma c’è una questione di coerenza: in Cdm avete approvato il provvedimento e poi in Parlamento appoggiate un emendamento che chiede l’abolizione del Green pass. Dovete chiarire agli italiani da che parte state. E’ il disconoscendo della linea del governo: questa è la linea di Salvini o di Giorgetti? Qualcuno ce lo può spiegare?".

Intanto i tecnici continuano il lavoro sul dl Green pass, che potrebbe arrivare in Consiglio dei ministri questa settimana, dopo il passaggio in cabina di regia necessario a sciogliere i nodi rimasti sul tavolo. Rimane, inoltre, qualche punto irrisolto. Il decreto legge dovrebbe essere unico e coinvolgere tanto i dipendenti della pubblica amministrazione quanto i lavoratori del settore privato. Elemento in parte condizionante anche quello dei tamponi gratuiti, sul quale la Lega non arretra; al momento questi dovrebbero essere previsti solo per poche categorie.

Enrico Letta, segretario del Pd, ha commentato aspramente la votazione sugli emendamenti: "Sul Green pass chiediamo chiarezza: non si può stare nella maggioranza e contemporaneamente nell’opposizione. Dalla Lega ho trovato un atteggiamento gravissimo, irresponsabile. La Lega non ha cuore la salute degli italiani e non è partner di Governo affidabile".

Parole queste ritenute esagerate da Matteo Salvini, segretario della Lega, che ha spiegato che la Lega  vota alcuni emendamenti di Fratelli d’Italia al decreto, però garantisce che questa decisione determina zero rischi per la tenuta del governo: "Non penso che il governo dipenda dal fatto che uno voglia andare al ristorante a mangiarsi la pizza con o senza il green pass. Penso che il governo abbia altre sfide ben più ambiziose rispetto a queste".

Salvini chiarisce che il suo partito aveva precedentemente ritirato gli emendamenti al decreto sul Green pass: "perché altrimenti il governo avrebbe messo la fiducia e non ci sarebbe stato neanche dibattito in Parlamento e quindi non ci sarebbe stata neanche la possibilità di discutere un singolo emendamento, mentre ora si stanno discutendo gli emendamenti sui ristoranti, sulle attività culturali e sui tamponi gratuiti, per le famiglie e le scuole, dove i test rapidi e gratuiti sarebbero una garanzia, perché io non vorrei che le scuole riaprissero e chiudessero dopo poco".