BUENOS AIRES - Durante lavori di riorganizzazione negli archivi della Corte Suprema di Giustizia argentina, sono state scoperte 83 scatole contenenti materiale legato al regime nazista, risalente al 1941.  

Un ritrovamento casuale ha portato alla luce vecchi documenti, tra cui tessere del partito nazista e propaganda, che erano stati confiscati e dimenticati negli archivi del massimo tribunale argentino. 

Il contenuto includeva fotografie, opuscoli di propaganda e altri documenti inviati dalla legazione diplomatica tedesca a Tokyo, trasportati via mare a bordo della nave giapponese Nan-a-Maru.  

All’arrivo a Buenos Aires, la dogana argentina aveva sequestrato il materiale, ritenendolo potenzialmente dannoso per la neutralità del Paese durante la Seconda Guerra Mondiale. I documenti furono successivamente archiviati negli uffici della Corte Suprema, dove sono rimasti occulti per oltre otto decenni.  

Il presidente della Corte, Horacio Rosatti, ha ordinato la catalogazione e la conservazione sicura del materiale, in collaborazione con il Museo del Holocausto di Buenos Aires, con l’obiettivo di analizzare il valore storico dei documenti e verificare se contengano informazioni inedite riguardo alla presenza e alle attività del nazismo in Argentina.  

Questo ritrovamento riaccende il dibattito sulla possibile esistenza di reti finanziarie legate al regime nazista nel Paese sudamericano, e potrebbe rappresentare un’importante scoperta storica, offrendo nuove prospettive sulla storia del nazismo in Argentina e sulla sua influenza durante e dopo la Seconda Guerra Mondiale. 

Il governo argentino ha recentemente avviato un processo di declassificazione di documenti storici riguardanti la Seconda Guerra Mondiale e la dittatura militare del 1976-1983, rispondendo a pressioni internazionali per una maggiore trasparenza, iniziativa che mira a fornire una comprensione più completa di eventi storici complessi e a rafforzare l’impegno del paese verso la giustizia e la memoria storica .