ROSARIO – È un’edizione speciale, quella del 2025, per l’Encuentro y Fiesta Nacional de las Colectividades di Rosario. La città, infatti, festeggia i 300 anni della fondazione. E non dimentica che gli immigrati, arrivati da allora in ondate successive, hanno contribuito a costruire e modellare la città.
“Sono stati una parte fondamentale della crescita e dello sviluppo di Rosario e la festa, arrivata alla 41esima edizione, è l’espressione meglio riuscita del loro vincolo con la città”, spiegano dalla Municipalità.
Anche la sede è emblematica: il Parque Nacional a la Bandera, dove sono stati collocati 40 stand con tante proposte culturali, artigianali e gastronomiche. E un grand palco per le esibizioni dei gruppi di balli tradizionali di tutte le comunità migranti della città, dagli italiani agli spagnoli, dai russi ai paraguayani.
L’inaugurazione avrebbe dovuto essere il 7 novembre, ma è stata rinviata di un giorno per colpa della pioggia, così come la chiusura, che sarà lunedì 17.
Cinque associazioni italiane formano il raggruppamento “Sei Italia” (originariamente ce n’era una in più, così da giustificare il gioco di parole) e condividono lo stesso stand. Sono la Familia Abruzzesa, Basilicata, Molisana, Veneta e il Centro Toscano.
Pablo Mastroiani, presidente della Familia Abruzzesa, ci racconta i primi giorni della manifestazione. “In realtà io sarei molisano – scherza –. Sono originario Sant’Angelo Limosano, oggi in provincia di Campobasso. Ma quando la mia famiglia emigrò, il Molise non esisteva ancora, era incorporato nell’Abruzzo”.
La Familia Abruzzese non solo è presente nello stand comune, ma partecipa con il suo gruppo di danza Bal d’Abruzzo. Si esibirà domani, giovedì 13 novembre, alle 23,40 e lunedì 17 alle 22,45. Sul palco si avvicenderanno le formazioni di tutte le organizzazioni partecipanti.
Sono stati anche eletti i due ambasciatori (un uomo e una donna) che rappresenteranno per un anno le collettività nelle manifestazioni pubbliche. “Una ragazza del Paraguay e un giovane russo – dice Pablo –. L’anno scorso furono eletti due libanesi”. Vengono scelti tra i candidati proposti da ogni associazione e sostituiscono quelle che un tempo erano le “reginette”, figure ormai considerate anacronistiche e riduttive.
Sono attesi l’intendente di Rosario, la ministra provinciale della Cultura e il governatore della provincia di Santa Fe. La manifestazione è aperta da domenica a giovedi dalle 19 alle 24, il venerdì e il sabato fino all’1,30.

Gli “ambasciatori” che rappresentano la Familia Abruzzese alla manifestazione.
L’associazione Familia Abruzzesa è una delle più grandi di Rosario. Organizza pranzi tipici, corsi di cucina regionale e corsi di italiano ed è sede degli esami Celi fino al livello B1 (certificazione ufficiale dell’Università per stranieri di Perugia). Oltre al corpo di ballo, ha un coro e un laboratorio di pittura, con tanto di mostra di fine anno.
“Ho 57 anni e da 40 sono attivo nella collettività – dice Mastroiani –. E penso sempre al ricambio generazionale, a organizzare iniziative che attraggano i giovani. Ma sul serio, al di là della retorica. Dove la nostra esperienza li accompagna e li sostiene, senza condizionali. Senza di loro le associazioni non hanno futuro”.