SYDNEY – Il nuovo rapporto trimestrale del Bureau of Health Information conferma che il sistema sanitario del NSW rimane sotto forte pressione anche dopo la fine dell’emergenza pandemica.
Il documento rivela che nel periodo dal gennaio al marzo di quest’anno ben 770.089 persone – una cifra record – si sono presentate nei pronto soccorso degli ospedali, ma 63.282 di loro ha lasciato il nosocomio senza essere state dimesse, senza quindi essere state esaminate da un medico o avere terminato delle cure. Quest’ultima cifra è leggermente migliorata rispetto a quella di 76.000 pazienti allontanatisi senza dimissioni nel trimestre tra l’aprile e il giugno 2022, ma di molto superiore alle medie pre-pandemia.
La medesima situazione è stata rilevata per il servizio di autoambulanza. Nei primi tre mesi dell’anno sono state ricevute quasi 350.000 chiamate d’intervento, il più alto numero riportato dal 2010. Ben 10.868 chiamate riguardavano pazienti in pericolo di vita, con un aumento del 16,1% rispetto allo scorso anno. Circa due terzi dei casi con la più alta priorità hanno sono stati raggiunti da un’autoambulanza entro 10 minuti. Anche in questo caso, si tratta di un miglioramento rispetto al 2022 ma ancora al di sotto delle medie registrate prima dello scoppio della pandemia.
“Questo rapporto sottolinea il fatto che il nostro sistema sanitario è ancora sotto un enorme stress, e solo adesso sta emergendo dalle pressioni del Covid-19”, ha sottolineato il ministro statale della Sanità Ryan Park.
Il presidente dell’associazione dei paramedici del NSW Chris Kastelan ha detto che un paziente trasportato in ambulanza su cinque continua ad aspettare troppo prima di raggiungere un reparto ospedaliero: “Si tratta di cifre che fanno riflettere, che sottolineano ancora una volta la necessità di interventi decisi per attuare le raccomandazioni contenute nell’inchiesta sul servizio autoambulanze”.
Secondo il presidente dell’associazione dei medici australiani (AMA) del New South Wales Michael Bonning il rapporto fornisce indicazioni precise su come impiegare i fondi a disposizione del sistema sanitario: “C’è molta pressione sugli ospedali, sui servizi di autoambulanze, sui servizi sanitari pubblici. Dobbiamo finanziare in modo adeguato tutte le componenti del sistema sanitario, e mantenerle connesse”.