ROMA – Con la firma di Sergio Mattarella il disegno di legge Nordio è diventato legge. Otto gli articoli proposti, con l’obiettivo di riformare in maniera significativa il codice penale, il codice di procedura penale e l’ordinamento giudiziario.

Gli articoli di cui consta il provvedimento sono otto e i punti principali sono la stretta sulle intercettazioni, con lo stop alla trascrizione di quelle non rilevanti, e l’abolizione del reato di abuso d'ufficio, parzialmente mitigato dall’introduzione del peculato per distrazione del decreto legge sulle carceri.

Tra le altre norme, le modifiche al traffico d’influenze e agli avvisi di garanzia, con maggior riservatezza per l’indagato.

L’abrogazione dell’abuso di ufficio, è stato tra i punti piu discussi contenuti nel ddl, che prevede l’abolizione della norma del codice penale (art.323) che punisce il pubblico ufficiale che violando consapevolmente leggi, regolamenti o l’obbligo di astensione, cagiona un danno ad altri o si procura un vantaggio patrimoniale.

Nel 2020 questo articolo era stato modificato, specificando che il reato non si poteva configurare in presenza di margini di discrezionalità amministrativa nell’adozione di un provvedimento. Questa disposizione viene ora del tutto cancellata.

Il capo dello Stato ha di fatto messo fine alla polemica del centrodestra sul presunto “ritardo” della firma.

Mattarella si sarebbe preso tutto il periodo previsto dall’articolo 73 della Costituzione, cioè un mese, decisione adotatta, forse, per evitare che si abolisse l’abuso d'ufficio prima che entrasse in vigore il reato di “peculato per distrazione” contenuto nel decreto Carceri, che invece è stato promulgato dal capo dello Stato non appena licenziato dal Parlamento.

Si tratta di un nuovo tipo di peculato che, a detta del centrodestra, potrebbe mitigare almeno in parte la cancellazione dell’abuso d'ufficio.

Durante l’esame in Aula del dl Carceri, il deputato di Azione, Enrico Costa, aveva sottolineato quello che lui considerava un ritardo: “Ventotto giorni fa è stato approvato definitivamente dal Parlamento il ddl Nordio con l’abrogazione dell’abuso d’ufficio.

Non è ancora in Gazzetta Ufficiale”, ha scritto Costa in un post su X.

Pensiero ripreso in un primo momento, anche dal ministro della Difesa Guido Crosetto, che il giorno dopo però si è scusato con il capo dello Stato, sottolineando che non attaccherebbe mai Mattarella, “che considero un pilastro della nostra nazione”.