ROMA - Una gara rinviata e un’altra a rischio. E siamo solo alla terza giornata di serie A.
Che il calcio dovesse ancora fare i conti col coronavirus era ovvio ma nell’ultima settimana le cose si sono complicate ancora di piu’.
Sette giorni fa la positivita’ di Perin nel Genoa, alla vigilia della trasferta di Napoli, era stato il primo campanellino allarme: i test eseguiti il giorno dopo - col solo Schone lasciato a casa oltre al portiere - avevano dato il via libera al Grifone, partito in giornata per andare a giocare al San Paolo.
Ma a distanza di 24 ore la situazione e’ precipitata e ad oggi sono 22 i tesserati del Genoa, 17 calciatori e 5 membri dello staff, contagiati.
Inevitabile la decisione presa nei giorni scorsi dalla Lega di rinviare la partita che si sarebbe dovuta giocare oggi fra rossoblu’ e Torino, colmando pero’ un vuoto normativo: sulla falsariga di quanto previsto dalla Uefa, ogni squadra con 13 giocatori disponibili dovra’ andare in campo e solo una volta l’anno, a patto di avere almeno 10 positivi in rosa, potra’ chiedere il rinvio.
Norma che avrebbe dovuto portare a giocare (mentre andiamo in stampa) Juventus e Napoli.
Ma il condizionale e’ d’obbligo. Dopo i casi di Zielinski e del collaboratore (extra gruppo squadra) Giandomenico Costi, oggi nuova tornata di tamponi e un’altra positivita’, quella di Elmas.
E il pronto intervento dell’Asl 1 di Napoli che ha deciso di bloccare la partenza della squadra alla volta di Torino che era prevista in serata.
L’Asl Napoli 2 Nord, territorialmente competente per la residenza dei due atleti, ha comunicato che sono state applicate le norme nazionali e regionali in merito alla gestione della pandemia. Sono state infatti effettuate le indagini epidemiologiche,disposti i tamponi a familiari e contatti stretti e comunicata la delega al Medico sociale del Calcio Napoli per la gestione dei casi sospetti tesserati Napoli S.S.C. L’Asl Napoli 2 Nord, come da procedura, ha poi comunicato alle altre Aziende Sanitarie, competenti per residenza, i nominativi dei contatti stretti dei calciatori positivi, “al fine di mettere in atto la procedura di tracciamento e contenimento del contagio”.
Tutti in isolamento fiduciario, come del resto la Juventus.Due membri dello staff bianconero infatti - ma ne’ tecnico o medico, ne’ tantomeno calciatori - hanno contratto il Covid e pertanto a Torino e’ stato adottato l’isolamento fiduciario per permettere “a tutti i soggetti negativi ai controlli di svolgere la regolare attivita’ di allenamento e di partita, ma non consentira’ contatti con l’esterno del gruppo”.
Questo, ovviamente, prima delle ultime notizie da Napoli dove per i calciatori sono previsti nuovi tamponi nella giornata di lunedi’.
Il rischio pero’, regolamento alla mano, e’ che arrivi una clamorosa sconfitta a tavolino per gli azzurri, anche perche’ la Lega, in tarda serata, ha fatto sapere che il big-match di campionato resta nell’orario prefissato delle 20.45.
Campionato nel caos, insomma, mentre resta in programma Atalanta-Cagliari sebbene anche la Dea abbia annunciato un caso di positivita’ (ma a bassa carica virale e asintomatico) fra i propri calciatori. Ma nel complesso l’incertezza regna sovrana.
In serie C e’ stata posticipata Palermo-Potenza dopo i due casi fra i lucani, in D sono invece 5 le partite rinviate.
La pallanuoto ha addirittura deciso di far slittare l’inizio dei campionati mentre nella serie A di basket resta in calendario Fortitudo-Varese, sebbene fra i lombardi siano emerse le positivita’ di Ferrero e dell’assistente allenatore Vincenzo Cavazzana.
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