ROMA - Autostrade per l’Italia celebra i 60 anni dell’Autostrada del Sole, dal 1964 l’asse portante della rete del nostro Paese. Durante questo periodo, il traffico sull’A1 è cresciuto del 460%, e solo nello scorso anno, ha viaggiato circa il 46% del traffico merci dell’intera rete in gestione ad Aspi, che anche per questo ha varato un piano di rigenerazione con investimenti pari a circa 2,3 miliardi di euro.
La ricorrenza è l’occasione per riaffermare la volontà del gruppo nel potenziare e innovare quella che viene definita la “regina viarum”, come spiega l’amministratore delegato di Aspi, Roberto Tomasi
“Questa è una giornata importante per il gruppo Autostrade per l’Italia, in realtà è una giornata importante per il paese”, racconta. “Ricorre il sessantesimo dell’autostrada più importante mai realizzata in Europa, nell’ultimo secolo. In soli 8 anni sono stati realizzati 750 km di autostrada che hanno connesso Napoli a Milano, ma in realtà hanno dato il via a quello che è stato il boom economico del Paese”, sottolinea.
“Oggi come allora dobbiamo avere il coraggio di reimmaginare, rigenerare questa rete così importante, potenziando quelli sono i nodi più critici e pensando a quella che sarà la mobilità del futuro, sempre più sostenibile, sempre più digitale, per lasciare ai cittadini la piena libertà di spostarsi nel nostro paese”, aggiunge Tomasi.
L’Autostrada del Sole è l’immagine del boom economico italiano del dopoguerra e simbolo che, con i suoi oltre 800 km, rappresenta il cuore pulsante della mobilità sia per Autostrade per l’Italia che la gestisce che per l’intero sistema nazionale, come aggiunge il presidente del gruppo, Elisabetta Oliveri.
“L’A1 è un bellissimo simbolo, come ha detto il presidente Moro nell’inaugurarla, di genialità e di arditezza. È stata un’opera costruita in meno di otto anni, anzi consegnata con tre mesi di anticipo, che davvero ha cambiato lo stile di vita degli italiani e ha posto le basi per il successo economico e per la coesione sociale del paese”, fa notare Oliveri.
La ricorrenza è stata inoltre l’occasione per presentare il nuovo logo del gruppo, che evidenzia il lungo processo di trasformazione aziendale avviata con il ritorno della società sotto il controllo pubblico.