Nel corso di un evento presentato dal Consolato Generale d’Italia a Melbourne e dell’Istituto Italiano di Cultura di Melbourne, organizzato in collaborazione con la Camera di Commercio e Industria Italiana a Melbourne e promosso da Coasit e Comites Victoria e Tasmania, gli invitati hanno potuto immergersi in una vera e propria esplosione di gusto, nel segno del tema principale dell’edizione 2024 della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo: “Dieta Mediterranea e Cucina delle Radici, Salute e Tradizione”.
Il senso più ampio e profondo del significato della dieta mediterranea, che, come ha specificato la console generale a Melbourne Chiara Mauri nel suo discorso di saluto e di introduzione della serata, è “Patrimonio mondiale dell’UNESCO”, da sempre nucleo portante di valorizzazione delle tradizioni enogastronomiche italiane, è stato mirabilmente interpretato e reso, in un menù che proprio nelle tradizioni italiane ha avuto la sua massima espressione, da Guy Grossi, chef e imprenditore di fama, da sempre protagonista in tutta Australia quando si tratta di valorizzare la tradizione della cucina italiana.
Dopo un aperitivo, che è stata anche l’occasione per tutti i presenti per condividere un sempre apprezzato momento di saluti e pubbliche relazioni, e dopo i saluti istituzionali della segretaria generale della Camera di Commercio e Industria Italiana a Melbourne, Veronica Misciattelli, e della console Chiara Mauri, Guy Grossi ha raccontato, quasi ingrediente dopo ingrediente, i quattro piatti presentati durante la serata, sottolineando quanto solido sia il legame delle sue ricette con l’autenticità della storia e della tradizione gastronomica italiana.
Nell’elegante spazio di Rock Art Events di Collingwood, i presenti alla serata si sono trovati immersi in una celebrazione di tutto ciò che è l’Italia quando si parla di gastronomia, non soltanto nei prodotti più iconici dell’enogastronomia made in Italy, ma anche in tutta quella ampia gamma di produzione di settore portata avanti, negli anni, dagli italiani in Australia.
Non poteva mancare, ovviamente, dell’ottimo vino italiano, abbinato a ogni piatto e presentato dagli esperti di Twelve Bottles e Godot.