MENDOZA - Durante la settimana di Pasqua, molti argentini, in particolare dalla provincia di Mendoza, si preparano a varcare la Cordigliera per approfittare dei prezzi più bassi in Cile.
L’obiettivo è rilassarsi e fare acquisti in un periodo di weekend lungo, approfittando dell’attuale tasso di cambio tra il peso argentino e il dollaro.
Tuttavia, due fattori potrebbero ostacolare questo piano: possibili ritardi al confine e incertezze sulle aperture dei negozi.
Uno dei principali ostacoli è un possibile sciopero doganale, che potrebbe causare lunghe attese al passo internazionale Cristo Redentore, per cui entra in Cile via terra.
Inoltre, la proposta di dichiarare il Venerdì Santo come giorno festivo irrinunciabile in Cile potrebbe portare alla chiusura di molti negozi, sebbene la notizia non sia ancora stata confermata. Alcuni esercizi commerciali, come Unimarc e l’Easton Outlet Mall, hanno già annunciato offerte speciali per attrarre i turisti argentini.
Nonostante queste incertezze, le prenotazioni alberghiere nella capitale e in città come Valparaíso e Viña del Mar sono elevate, con tassi di occupazione tra il 70% e l'80%.
Gli argentini sono attratti da prodotti elettronici, abbigliamento e articoli per la casa a prezzi più competitivi rispetto al mercato locale. La differenza di prezzo, unita a un cambio favorevole, rende il viaggio allettante.
L’economia cilena beneficia di questo afflusso turistico, con un aumento delle vendite al dettaglio e una maggiore occupazione alberghiera. Tuttavia, la situazione potrebbe avere ripercussioni sul commercio argentino, con un possibile calo delle vendite locali nel fine settimana.