ADELAIDE – Si è conclusa presso l’Adelaide Convention Centre la Conferenza Internazionale Reggio Emilia Australia Information Exchange (REAIE) 2025, tenutasi dal 3 al 5 luglio e intitolata ‘‘Landscapes of Collaboration: New possibilities for education in complex times’.

L’evento ha rappresentato un’importante occasione di dialogo e riflessione sulle sfide e le opportunità dell’istruzione contemporanea, attraverso la prospettiva dell’approccio educativo Reggio Emilia, che pone particolare enfasi sul ruolo attivo del bambino nel processo di apprendimento ed è considerato un’eccellenza italiana nel campo dell’educazione, studiato e replicato in oltre cento Paesi nel mondo. Fondata nel 1994, REAIE si propone come piattaforma di scambio e collaborazione tra educatori, famiglie e comunità in Australia, ispirandosi ai principi pedagogici sviluppati nella città di Reggio Emilia.

L’edizione 2025 della conferenza ha posto al centro i temi della collaborazione, della creatività e del coinvolgimento attivo di bambini, famiglie e comunità educanti, affrontando in modo costruttivo le complessità dell’attuale panorama educativo.

Numerosi i relatori intervenuti, provenienti da contesti educativi diversi in tutta l’Australia, che hanno condiviso progetti innovativi e pratiche pedagogiche ispirate al modello reggiano, offrendo ai partecipanti uno sguardo ampio e ricco di stimoli.

A sottolineare il valore del dialogo internazionale, hanno partecipato anche le relatrici italiane Elena Maccaferri e Consuelo Damasi, la cui permanenza ad Adelaide è stata possibile grazie anche al sostegno dell’Istituto di Cultura Italiano di Melbourne e del Consolato d’Italia ad Adelaide.

Il governo del South Australia ha sempre guardato a questo modello come fonte di ispirazione per le proprie politiche educative e per la formazione degli insegnanti, diventando uno dei soci fondatori della Fondazione Reggio Children – Centro Loris Malaguzzi.

Questa storica alleanza ha svolto e continua a svolgere un ruolo fondamentale nello sviluppo del sistema educativo prescolare nello Stato, contribuendo all’adozione e alla diffusione dell’approccio di Reggio Emilia.

Una collaborazione che ha rafforzato nel tempo una visione educativa centrata sui diritti dell’infanzia, sulla partecipazione attiva e sull’innovazione pedagogica.

A testimonianza dell’impegno istituzionale in questo ambito, presenti alla conferenza anche Blair Boyer, ministro dell’Istruzione e Kim Little, dell’Ufficio ministeriale del South Australia per lo Sviluppo della prima infanzia.

“La conferenza REAIE 2025 ha affermato nuovamente l’importanza della collaborazione internazionale per costruire sistemi educativi capaci di rispondere con intelligenza e sensibilità alle sfide del nostro tempo”, hanno fatto sapere dal Consolato d’Italia ad Adelaide.

Nel corso della conferenza e per tutto il mese di luglio è inoltre aperta al pubblico la mostra-atelier ‘The Mosaics of Marks’, che racconta la ricerca svolta nei nidi e nelle scuole dell’infanzia di Reggio Emilia.

I diversi interventi della conferenza hanno poi esplorato con profondità e sensibilità come costruire un’educazione sempre più attenta, inclusiva e partecipativa.

Il programma ha abbracciato una vasta gamma di temi, dalla progettazione educativa alla collaborazione interdisciplinare, dalla pedagogia del benessere alla valorizzazione delle specificità culturali australiane.

Dai momenti di gioco creativo alla cura responsabile dell’ambiente, i progetti presentati hanno aperto nuove strade per mettere in pratica i princìpi di Reggio Emilia in contesti complessi e in continua evoluzione, offrendo spunti preziosi per docenti impegnati a coltivare un futuro educativo ricco di possibilità e responsabilità condivisa.

La conferenza ha confermato come la Fondazione Reggio Emilia continui a ispirare un modo di educare fondato su collaborazione, ascolto, progettazione condivisa e attenzione ai contesti socioculturali e naturali.

Un faro per l’educazione in tempi complessi.