CANBERRA - Il monito di Shorten è stato pronunciato dopo che la senatrice ribelle ha lasciato il partito.

Payman si è dimessa ufficialmente dal Partito laburista giovedì scorso, ponendo fine alle speculazioni sul suo futuro, e reagendo in questo modo alla decisione del primo ministro Anthony Albanese di sospenderla a tempo indeterminato dalle riunioni del caucus.

La senatrice aveva rivelato la sua intenzione di contravvenire di nuovo al regolamento interno del partito nel caso in cui fossero state presentate in Senato nuove mozioni per il riconoscimento dello Stato di Palestina.

Dopo la sua defezione, è stato rivelato che Payman stava incontrando il discusso consigliere politico Glenn Druery al fine di delineare i suoi prossimi passi.

Shorten, ieri ospite di Sky News, ha suggerito che la mossa di Payman potrebbe rivelarsi sconsiderata, marcando la fine delle sue ambizioni politiche.

“Il Senato è pieno di persone che hanno seguito i consigli di Glenn Druery, a volte ne vengono elevati, ma alla fine ne rimangono bruciati.”

Payman si trova, inoltre, a rispondere alle richieste di dimissioni dal Parlamento, i suoi critici hanno fatto osservare che si era candidata, ed era stata eletta, come membro laburista e non come indipendente.

Shorten ha rifiutato di allinearsi a tali richieste, ma ha sottolineato che “la maggior parte” dei membri del partito avrebbe scelto di lasciare il Parlamento se si fossero trovati nella stessa posizione.

“Se dico che dovrebbe, allora mi posizionerei al di sopra di lei, se dico che non dovrebbe, allora la starei premiando.”

“Tutto quello che posso fare è dire che dipende da lei. So che, per me e per la maggior parte dei miei colleghi, ci rendiamo conto che siamo eletti sotto la bandiera laburista.”

“Per quanto affascinanti e carismatici siano i singoli candidati, le persone votano in primo luogo per i partiti, e se decidessi di lasciare il Partito laburista, cosa che non farò mai, mi dimetterei dal mio posto.”

Intanto si infittiscono le voci stando alle quali Payman si ritroverebbe a vedersi contestata presso l’Alta Corte la sua idoneità a sedere in Parlamento, dal momento che, oltre a quella australiana acquisita, mantiene la cittadinanza afgana.

Shorten non ha voluto commentare in proposito, preferendo sottolineare come Albanese abbia tentato di darle “un po’ di tempo e spazio” per pensarci sopra e poi rientrare nel caucus laburista.

"Penso che il Primo Ministro abbia cercato di gestire la situazione nel miglior modo possibile, non ha reagito in modo eccessivo, né ha reagito in modo insufficiente.”

“Ho pensato che la sospensione fosse la strada giusta da percorrere, significava ’sei la benvenuta Fatima e ti diamo un po’ di tempo e spazio per risolverlo’”.

“Chiaramente non era lì che aveva la testa, ha proseguito, quindi davvero non penso che ci sia stato nient’altro che il primo ministro avrebbe potuto fare.”

Shorten ha aggiunto che "non darà consigli a Fatima Payman”, ma ha suggerito che la senatrice ribelle dovrebbe valutare attentamente i suoi prossimi passi se vuole rimanere in Parlamento.