C’è un vento che soffia ancora da lontano, portando con sé il profumo del sale, l’eco dei canti antichi e il peso lieve delle valigie di cartone. È il vento che ha spinto gli eoliani, quasi un secolo fa, a lasciare le isole scoscese del Tirreno per approdare in un’Australia che era ancora terra nuda, tutta da immaginare e da costruire.

Era il 1925 e a Melbourne non esisteva ancora nessun punto di riferimento comunitario per chi arrivava da così lontano. Erano forti solo il coraggio incrollabile e la fede tenace di uomini e donne che sapevano già come trasformare il nulla in casa e in eredità viva.

Da allora, la Società Isole Eolie di Melbourne si è fatta bastione di memoria e futuro. Ancora oggi, a Lygon Street a Carlton, la sede si erge maestosa come una sentinella del tempo: testimone di storie, sacrifici e amore per una terra che continua a vivere nel cuore di chi la porta dentro. Qui, il legame con le origini non si è mai affievolito: si respira ancora il mare, si celebrano usanze, si custodisce una cultura che sfugge all’oblio perché è troppo viva per svanire.

Non sorprende dunque che sia già tutto esaurito per l’attesissima serata di gala, il prossimo 2 agosto, con cui l’associazione celebrerà il suo straordinario centenario. Un traguardo che non ha eguali nella comunità italiana d’Australia, un tributo a cento anni di appartenenza, lingua e identità.

“La serata sarà certamente dedicata ai nostri soci fondatori Bartolo Di Mattina e i fratelli Giuseppe e Stefano Tesoriero, che per primi hanno dato vita a un punto di riferimento sociale e culturale per le migliaia di migranti eoliani a Melbourne – ha dichiarato Janetta Ziino, instancabile event director dell’associazione –. Hanno offerto un luogo di incontro e continuo supporto morale e finanziario nei momenti di necessità; ne siamo infinitamente grati”.

È a New York, paradossalmente, che nacque la scintilla che porterà alla creazione dell’associazione a Melbourne: Giuseppe Tesoriero, durante la sua permanenza nella metropoli americana, si unì alla Società Benevola di Stromboli e intuì l’enorme valore di un’organizzazione solidale. Il suo spirito visionario lo guidò a trapiantare quel modello in terra australiana, dove, insieme ad altri pionieri, fondò quella che diventerà la Società Isole Eolie di Melbourne.

“Ma la serata sarà dedicata anche ai nostri fedelissimi soci, al comitato del club che non si stanca mai di pensare e organizzare il prossimo evento e alle future generazioni di eoliani di Melbourne che, siamo sicuri, continueranno a tramandare i colori della nostra terra lontana, con i suoi sapori e le tradizioni che sicuramente non andranno mai perse”.

Una foto recente del comitato esecutivo della Società Isole Eolie Melbourne per il biennio 2024-2025

Nell’elegante cornice del Pullman ad Albert Park, la cena di gala prevederà una cena di tre portate con canapé all’arrivo, una sontuosa lotteria, la conduzione frizzante del noto intrattenitore e comico James Liotta e una performance speciale del gruppo Siesta Cartel insieme al soprano Rebecca Gulinello, reduci dal successo della festa italiana a Darwin.

Ma il centenario è solo l’inizio di una stagione ricchissima. Nei prossimi mesi ritorneranno le ‘Avventure Siciliane II’, dopo il successo riscosso lo scorso anno, con un programma fitto e appassionante: dallo spettacolo The Last Sicilian il 23 ottobre al Co.As.It., alla discussione su mafia e femminismo con I fimmini dicinu no, prevista per il prossimo 24 ottobre, fino al seminario sul commercio del pomice del 28 ottobre e all’omaggio teatrale a Nino Randazzo alla Eolian Hall, programmato per il 29 ottobre.

“È nostro dovere continuare a coinvolgere nuovi soci, ma soprattutto le nuove generazioni. Possiamo riuscirci perché abbiamo l’onore di avere tra noi già moltissimi giovani appassionati – ha aggiunto Ziino –. Sono davvero tutti benvenuti nella nostra Eolian Hall”.

Perché il centenario non è solo celebrazione del passato, ma è concreta promessa per il futuro. E la Società Isole Eolie di Melbourne si fa ancora faro per i giovani, offrendo un senso di appartenenza e un rifugio dove le radici diventano ali.