WASHINGTON - “Si chiuderà il sipario su quattro anni di declino”, gli Stati Uniti sono alla vigilia dei “quattro anni più grandi della storia americana”, ha detto il presidente eletto Donald Trump ha detto ai suoi sostenitori.
Alla Capital One Arena di Washington, dove giocano generalmente le squadre di basket e hockey su ghiaccio, Trump ha lanciato il programma della sua presidenza, che comincerà nelle prossime ore con il giuramento alla Rotonda del Campidoglio, luogo scelto dopo la decisione di spostare al chiuso l’evento, a causa dell’ondata artica che sta colpendo la costa est degli Stati Uniti.
Davanti a migliaia di sostenitori entusiasti, Trump ha ripreso i temi della campagna, dall’avvio di nuove trivellazioni petrolifere alla protezione dei confini, dalla messa al bando dalle scuole della cultura “woke” e transgender alla lotta all’inflazione, ma ha aggiunto due elementi nuovi: si è preso i meriti per l’accordo tra Hamas e Gaza (“abbiamo raggiunto un cessate il fuoco epico”) e ha promesso di visitare venerdì la California, devastata dagli incendi.
“Abbiamo fatto più noi in meno di tre mesi e senza essere presidente - ha detto riguardo al cessate il fuoco a Gaza - che loro (l’amministrazione Biden, ndr) in quattro anni di presidenza”.
Trump ha chiamato sul palco Elon Musk, suo più grande donatore con oltre 270 milioni di dollari, e gli ha concesso la passerella d’onore. Il miliardario sudafricano, apparso emozionato e un po’ impacciato, ha fatto un breve intervento in cui ha ricordato che “siamo solo all’inizio, metteremo le basi per rendere l’America grande per un secolo, per secoli, per sempre”.
Sul piano della criminalità, Trump ha promesso di “instaurare nuovamente nelle città la legge e l’ordine” e promesso di avviare subito le deportazioni di immigranti illegali, sradicare le gang criminali, a cominciare da quella venezuelana di Tren de Aragua, diventata tristemente famosa per il traffico di esseri umani, droga e violenze. Originaria dello stato venezuelano di Aragua, questa gang ha esteso negli anni la sua influenza in vari Stati americani come Colorado, Tennessee e New York.
Sul piano internazionale, Trump ha rilanciato le promesse che già avevano segnato la sua lunga campagna elettorale: “Metterò fine alla guerra in Ucraina - ha detto - metterò fine al caos in Medio Oriente ed eviterò la Terza guerra mondiale”. L’ovazione finale ha chiuso le celebrazioni, in attesa del ritorno alla Casa Bianca.
Sul palco, dove erano sfilati prima di lui alcuni membri della famiglia, tra cui il figlio Donald Jr e l’altro figlio, Eric, con la moglie Lara, e i nipoti, sono saliti i Village People, gruppo leggendario che ha cantato il brano Ymca, che ha accompagnato la campagna di Trump. Il presidente eletto è rimasto sul palco e ha accennato un passo di danza, prima di lasciare i suoi sostenitori. L’appuntamento adesso è per il giuramento che segnerà l’inizio di quella che il tycoon ha definito “l’età dell’oro” e il ritorno della “grande promessa” americana.