MOSCA - Il presidente russo Vladimir Putin è “pronto” a negoziare con il suo omologo Volodymyr Zelensky, fermo restando quello che Mosca considera il “problema di legittimità” del presidente ucraino. A chiarirlo è il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov.

“Putin stesso ha dichiarato che, se necessario, sarebbe pronto a negoziare con Zelensky, ma il quadro giuridico degli accordi deve essere discusso tenendo conto della realtà”, ha sottolineato l portavoce della presidenza russa. Diretto il suo riferimento al fatto che il mandato di Zelensky è ufficialmente scaduto nel maggio 2024 e che, visto lo stato d’emergenza in vigore in Ucraina dal febbraio del 2022, non si sono più tenute elezioni. 

La Russia ha riconosciuto il “diritto sovrano” dell’Ucraina di aderire all’Unione Europea, ma non alla Nato, è quanto ha chiarito Peskov. “Per quanto riguarda l’adesione dell’Ucraina all’Ue, si tratta del diritto sovrano di ogni paese – ha assicurato Peskov –. Nessuno ha il diritto di dettare la condotta a un altro Paese. È completamente diverso quando si tratta di questioni di sicurezza e alleanze militari. Il nostro approccio è diverso e ben noto”, ha ricordato. 

Mosca ha, però, escluso un ruolo della Ue nei prossimi colloqui sull’Ucraina. Lo ha dichiarato il viceministro degli Affari Esteri della Federazione Russa, Alexander Grushko, secondo quanto riportano le agenzie di stampa russe.