CANBERRA - Ministri di alto livello hanno ribadito la volontà dell’Australia di continuare a partecipare alle esercitazioni per la libertà di navigazione in acque contese come il Mar Cinese Meridionale, nonostante la crescente presenza navale cinese al largo delle coste australiane.
Mentre il governo affronta cambiamenti geopolitici di vasta portata, il ministro degli Esteri Penny Wong ha presentato il nuovo documento di politica estera “2025 Snapshot”, che delinea i principi strategici chiave dell’Australia.
Nel documento, la senatrice Wong avverte che l’Australia si trova di fronte a “segnali allarmanti” e che la sicurezza internazionale è sempre più fragile.
Tra le priorità indicate figurano il rafforzamento della posizione strategica dell’Australia nel Pacifico, l’espansione dei legami economici con il Sud-Est asiatico e la cooperazione con potenze regionali come India e Giappone. Il documento evidenzia anche il rischio di un’escalation dei conflitti dovuta all’aumento della competizione tra le grandi potenze e ai cambiamenti climatici.
L’analisi tocca con cautela il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca, sottolineando che la sua agenda “America First” prevede un ruolo diverso per gli Stati Uniti nel mondo, con ripercussioni che si rifletteranno sull’Australia. Tuttavia, non affronta direttamente le possibili tensioni tra USA ed Europa o le conseguenze dei tagli agli aiuti statunitensi.
L’Australia, pur mantenendo la sua alleanza storica con gli Stati Uniti, ha investito in relazioni più diversificate nella regione. Il governo attenderà le decisioni definitive della nuova amministrazione prima di prendere provvedimenti sugli aiuti allo sviluppo.
Nel frattempo, Wong ha già incaricato il Dipartimento degli Affari Esteri e del Commercio di esaminare le vulnerabilità che potrebbero emergere nel Pacifico e nel Sud-Est asiatico nel caso in cui venissero confermati drastici tagli agli aiuti statunitensi.
Sebbene gli aiuti statunitensi siano di gran lunga superiori alla spesa australiana per lo sviluppo su scala globale, l’Australia rimane un donatore molto più influente degli Stati Uniti nel Pacifico, e alcune nazioni probabilmente guarderanno a Canberra per finanziare i programmi che potrebbero essere eliminati dall’amministrazione Trump.
Anche i gruppi di aiuto umanitario faranno sicuramente pressioni sul governo Albanese per aumentare rapidamente l’assistenza allo sviluppo, qualora venga rieletto alle prossime elezioni.
Il "2025 Snapshot" aderisce strettamente al linguaggio abituale del governo nei confronti della Cina, affermando di essersi adoperato per “stabilizzare” i rapporti con Pechino “senza compromettere i nostri interessi nazionali”.
“Cerchiamo di affrontare le nostre preoccupazioni attraverso il dialogo e sostenendo le regole, collaborando con i nostri partner per fare lo stesso”, afferma il documento.