ROMA - Si rompe la trattativa tra Federmeccanica-Assistal e Fiom, Fim e Uilm per il rinnovo del contratto collettivo nazionale dei metalmeccanici 2024/2027. È quanto emerso al termine del tavolo con il governo, a causa delle distanze riscontrate tra le parti sulle proposte relative agli aumenti salariali.
I sindacati, secondo quanto si apprende, hanno annunciato l'avvio della mobilitazione con assemblee in tutti i luoghi di lavoro, fino allo sciopero di otto ore su base territoriale da programmare nelle prossime settimane, il blocco delle flessibilità e degli straordinari.
Alla vigilia dell’incontro, le rappresentanze sindacali avevano già sottolineato che era concreto il rischio di rottura della trattativa, con possibile sciopero, qualora non ci saranno “risposte concrete dopo la contropiattaforma”, così l'hanno definita, presentata dalle associazioni datoriali il 10 ottobre scorso.
Sul fronte salariale Fiom, Fim e Uilm chiedono un aumento di 280 euro mensili sui minimi contrattuali per il livello C3 (ex quinto livello). Federmeccanica e Assistal hanno invece proposto il solo aumento definito in base all'andamento dell'inflazione e 700 euro annui per i lavoratori delle aziende che non hanno contratti integrativi con un rapporto tra margine operativo lordo e fatturato superiore al 10%.