Torna il 18 e 19 ottobre il celebre evento canoro dedicato ai bambini, approdato lo scorso anno in Australia grazie a Gisella Cozzo e Michelangelo Di Gregorio. Cozzo, cantautrice italo-australiana, ideatrice e direttrice artistica dello Zecchino d’Oro di Melbourne si è detta molto soddisfatta. Sono state “le scuole che hanno voluto la seconda edizione”, a conferma che l’esordio del 2024 è stato un successo. Lo Zecchino d’Oro, come ha sottolineato la cantante, “in Italia è un’istituzione, va in onda ogni anno su Rai 1” dal 1959. Nella versione originale, il piccolo Coro dell’Antoniano di Bologna solitamente accompagna il solista che canta la canzone. Cozzo e Di Gregorio hanno voluto portare in Australia questa tradizione modificando leggermente l’approccio, lasciando che sia il coro a interpretare la parte principale.
L’evento vedrà la partecipazione di 12 scuole primarie del Victoria visitate da Gisella Cozzo nelle scorse settimane per presentare ai bambini la loro canzone, conducendoli e preparandoli per l’esibizione. “Sono 12 canzoni dal contenuto importante” ha sottolineato, spiegando che i brani affrontano temi che spaziano dall’uguaglianza all’ecologia, alla famiglia, passando per l’importanza dell’inclusione e della diversità. “Tutte tematiche importanti, sia per l’Antoniano, che per lo Zecchino d’Oro”. Una parte fondamentale del lavoro preparatorio consiste nella traduzione delle canzoni, perché è attraverso la comprensione dei testi, che si riesce ad aggiungere emozione all’interpretazione.
Per questa seconda edizione, sono state selezionate canzoni del repertorio tradizionale degli anni ‘60 e ‘70, ma anche brani più recenti. I bambini e il loro entusiasmo saranno i protagonisti della manifestazione, ma certo non mancherà l’emozione di esibirsi davanti al pubblico. I ragazzi “insieme si danno la forza - ha aggiunto Cozzo -, grazie al gruppo e all’unione con i compagni”. “Come artista, entrare in una classe e trovare bambini entusiasti, mi trasmette molta gioia”, ha detto la cantante che ha ricordato la genesi dell’idea di portare lo Zecchino d’Oro a Melbourne, nata dalla volontà di offrire qualcosa dell’Italia alle nuove generazioni, senza la patina nostalgica del passato.
“E cosa c’è di meglio delle canzoni dello Zecchino d’Oro? Una musica che racchiude messaggi e conserva la lingua e la cultura italiana”. Così, Cozzo e Di Gregorio hanno contattato il Coro dell’Antoniano che ha dato loro l’autorizzazione e offerto questa preziosa opportunità per i bambini e per tutta la comunità italiana di Melbourne. “Le famiglie, gli insegnanti, i presidi delle scuole sono molto contenti di questo programma educativo - ha continuato la cantante -. In questo contesto c’è grande autenticità di emozioni; tanti bambini che partecipano hanno origini italiane, alcuni frequentano una scuola bilingue, ma ci sono anche persone che non conoscono la lingua e vengono a contatto per la prima volta con l’italiano attraverso le canzoni dello Zecchino d’Oro”. La ricetta perfetta per unire i mondi di Gisella Cozzo, tra musica e Melbourne, sua città d’origine. In vista dell’evento, l’artista sta lavorando anche sui costumi da indossare sul palco che, già durante la prima edizione, con colori accesi e paillettes degni di un grande spettacolo hanno fatto brillare gli occhi dei più piccoli.