BUENOS AIRES - Il ministero degli Esteri argentino e la Camera degli Urbanisti (CEDU è la sigla in spagnolo) hanno annunciato il progetto che rappresenterà il paese alla 19ª Esposizione internazionale di architettura della Biennale di Venezia, che si terrà dal 10 maggio al 23 novembre 2025. 

Si tratta di Siestario, degli architetti Juan Manuel Pachué e Marco Zampieron, di Rosario, una proposta che trasformerà il Padiglione Argentino in uno spazio pensato per il riposo collettivo, offrendo ai visitatori un luogo dove rilassarsi, sedersi e riflettere, in contrasto con i percorsi intensi della Biennale.

La scelta del progetto è stata il risultato di un concorso aperto organizzato dal ministero degli Esteri e dalla CEDU, al quale sono state presentate 44 proposte. Una giuria composta da esperti di diverse istituzioni, come la Federazione argentina delle entità degli architetti (FADEA) e l’Agenzia argentina per gli investimenti e il commercio internazionale (AAICI), ha selezionato il progetto all’unanimità, evidenziandone l’originalità e il legame con la cultura locale.

La proposta utilizza sacchetti di silaggio, una tecnologia di stoccaggio agricolo argentina, come materiale per creare uno spazio di riposo che invita alla contemplazione. Questo elemento, con la sua scala e il suo colore, genera un contrasto all’interno del padiglione e simboleggia l’ingegno argentino.

Inoltre, il progetto si allinea con il tema della Biennale di Venezia 2025, Intelligens. Natural. Artificial. Collective, proposto dal curatore generale Carlo Ratti.

L’opera riflette l’uso intelligente di materiali riciclati, evocando la creatività locale nell’adattamento dei sacchetti di silaggio per vari scopi quotidiani. In questo contesto, il Padiglione Argentino si presenta come un’estensione di questa innovazione, offrendo uno spazio di riposo che funge anche da riflessione sulla relazione tra il naturale, l’artificiale e il collettivo.

Per la prima volta nella storia, la convocazione alla Biennale di Venezia avviene attraverso un’alleanza pubblico-privata, con l’obiettivo di ridurre i costi e migliorare la trasparenza nell’organizzazione. CEDU si occuperà di cercare sponsor privati che contribuiscano a finanziare l’opera, mentre il ministero degli Esteri argentino coprirà le spese di manutenzione di base del Padiglione.


La Biennale di Venezia, una delle piattaforme più importanti per la diffusione dell’architettura contemporanea, offrirà a Siestario l’opportunità di interagire con un pubblico internazionale e di contribuire al dibattito globale sulle sfide future dell’architettura.