Il suo non è certo un nome poco conosciuto, né tantomeno un volto poco familiare al grande pubblico australiano, ma il lancio del suo primo album musicale nel quale canta da solista quatto canzoni, porta Silvia Colloca alla realizzazione di un sogno. Un sogno cullato, probabilmente, da quando, da piccola, ha cominciato a suonare nelle band della Milano del suo tempo, incluso quelle che facevano musica rock molto, ma molto diversa da quella classica, o dall’opera nella quale l’eclettica Silvia si è cimentata solo più avanti.
Il suo album, Sing like an Italian, è in uscita il prossimo 14 ottobre ed è stato pubblicato dalla Decca, l’etichetta che ha promosso alcune delle più grandi voci classiche di tutti i tempi.
Conosciuta da molti come personaggio televisivo amante del cibo che ha co-prodotto, co-creato e co-scritto programmi di cucina italiana, Silvia, cittadina australiana dal 2017, è una delle italiane di più successo degli ultimi anni. È un artista eclettica che varia il suo campo da performer dalla recitazione, al canto ed è stata autrice di numerosi libri soprattutto di cucina ispirati, ovviamente, al cibo italiano. Quello tradizionale, fatto in casa, perché come dice lei stessa, il training “ricevuto da mamma e da nonna da quando sono nata, dovrà pur contar qualcosa”.
Cantante lirica professionista, Colloca si è formata alla Scuola Musicale di Milano e si è esibita in alcuni dei teatri più belli d’Europa, tra cui il London Palladium, il Tempodrom di Berlino e il Teatro Nazionale milanese. La sua apparizione cinematografica più recente è come Maria in “Little Tornado” (2022). Silvia è anche apparsa con un ruolo ricorrente nella serie drammatica Foxtel “The Twelve”, andato in onda nell’agosto scorso.
Firmato il suo contratto con la Decca crea la sua prima registrazione in assoluto. Intitolata in modo appropriato Sing like an Italian, Silvia canta quattro canzoni dell’album. Tra questi un’aria d’opera di Gluck, una canzone napoletana (Non ti scordar di me), una ninna nanna di Natale che Silvia ha tradotto in italiano (Tranquillo, bambino, con l’arpista Marshall McGuire) e la sempreverde Con te partirò (Time to say Goodbye). Il suo pianista è Van-Anh Nguyen, anche lui artista della Decca Australia. L’album prosegue abbracciando la selezione personale di Silvia di alcune delle sue arie d’opera preferite e interpretazioni di canzoni di artisti come Andrea Bocelli, Luciano Pavarotti, Cecilia Bartoli, Patrizio Buanne, Vittorio Grigolo, Freddie De Tomasso e altri.
Il canto è sempre stato una delle sue passioni. Il suo amore per la voce classica è arrivato, però, solo in un secondo momento, intorno ai 21 anni. Abbandonando sia la laurea in Scienze dell’educazione che il canto solista in gruppi rock, si è rivolta alla musica classica e ha affinato questa abilità in più di due decenni e, finalmente, ha avuto la possibilità di presentarsi al pubblico con un album firmato da lei.
“Mi ci sono voluti più di vent’anni per impegnare la mia voce nelle registrazioni - dice Silvia -. È snervante ed esilarante allo stesso tempo. Spero che questo porti tutti a pensare che non è mai troppo tardi per raggiungere i propri traguardi”.