PARMA, ITALIA - Una “strega moderna” e un economista si incontrano nei corridoi di un convento messicano. Lei è di Buenos Aires, veste colori pastello, berretti alla francese e ha appena aperto un negozio esoterico. Lui ha da poco lasciato le cravatte e rinunciato al suo lavoro per gestire un hotel nel centro di Milano. 

Sembra una scena di un film di Wes Anderson, ma è ciò che è realmente accaduto agli amici Dalia F. Walker e Fabio Gennaro Albertini, autori di Mano ai tarocchi (Gribaudo, 2025), che in Argentina uscirá a maggio con il titolo “El tarot como espejo", una raccolta di aneddoti di viaggio, attraverso i quali spiegano il significato delle carte. 

Il libro propone ai lettori di esplorare la cartomanzia, non come strumento divinatorio, ma come una guida per esplorare il mondo e sé stessi.   

I simboli, scrivono Dalia e Fabio, vanno “sentiti”’, più che spiegati o imparati a memoria, ed è per questo che hanno voluto usare le loro esperienze personali per dare corpo al linguaggio degli arcani maggiori (le carte principali dei tarocchi), raccontando aneddoti dei loro viaggi insieme. 

“Vogliamo mostrare come la lettura dei tarocchi può essere applicata alla vita di tutti i giorni, non per vaticinare quello che succederà, ma per riflettere su quello che ci accade,” spiega Dalia  

Appassionata viaggiatrice, con un legame speciale con l’India e la cultura italiana, è celebre in Argentina per il suo libro best seller Bruja moderna ("strega moderna”, Monoblock, 2018), ed è co-fondatrice di Concha (che in spagnolo significa “conchiglia" ma nello slang argentino è un modo volgare per indicare i genitali femminili), tra i podcast più ascoltati in Argentina. Uno spazio dedicato al mondo femminile dove conversa con due colleghe sui i temi più variegati, come l’esoterismo, la maternità e il desiderio. 

Fabio, che discende da una famiglia di principi napoletani, si è formato in economia alla Bocconi e ha lavorato per 15 anni come consulente aziendale. A un certo punto della sua vita è iniziata la curiosità per il mondo dei tarocchi, che lo ha portato a esplorare le sue radici e a sviluppare un approccio unico con quel mondo, che combina filosofia, simbolismo e introspezione, diventando autore di libri e creatore di corsi, podcast e contenuti online. 

“Quando ci siamo incontrati in Messico – ricorda Dalia – non avevamo niente in comune, tranne la nostra passione per i tarocchi, senza la quale probabilmente non ci saremmo mai incontrati”. Dopo quel primo viaggio ne sono seguiti molti altri. Ed è stato in India che tra i due amici è nata l’idea di scrivere questo libro insieme. 

Individualmente, Dalia aveva già pubblicato El tarot como llave (“Il tarocco come chiave”, Grijalbo, 2019) e Fabio Il nonlibro dei tarocchi (Gribaudo, 2022 e, in Argentina, Magia Libros), ma in questo volume, sebbene sia inclusa una parte esplicativa, hanno voluto aggiungere un aspetto diverso, legato ai viaggi e alle proprie esperienze.  

“L’idea è che le persone possano rispecchiarsi nelle nostre vicende e vedere come le energie, simbolizzate dalle carte, entrano in relazione con gli eventi e il modo in cui li affrontiamo”, spiegano. Un approccio innovativo e “del tutto sperimentale. Siamo ansiosi di vedere come risponde il pubblico”, aggiungono gli autori. 

Il libro scritto a quattro mani è appena uscito in Italia, dove è stato presentato ad Auspicia, fiera dell’esoterismo a Parma. Al ritorno da un nuovo viaggio in India, proseguiranno il tour promozionale che passerà da tre importanti città. 

La prima tappa sarà Milano, considerata la culla dei tarocchi, perché da lì risalgono le carte più antiche (i mazzi Visconti – Sforza). Passeranno poi per Torino, città magica ricca di leggende (si trova infatti nel punto di intersezione tra due triangoli, quello della magia bianca, con Praga e Lione, e quello della magia nera, con Londra e San Francisco). Il tour li porterà poi a Napoli, famosa per la sua cultura ricca di superstizioni, simboli e amuleti, casa dell’oracolo più importante dell’antichità: la Sibilla Cumana. 

Per presentare il libro Dalia e Fabio faranno un tour promozionale in Italia.

“Nel libro, gli arcani minori li abbiamo spiegati con un sistema oracolare – spiega Fabio – prendendo citazioni da libri che si collegano con il significato delle carte”.

Il concetto di oracolo è molto presente in Mano ai tarocchi, assieme a quello dei luoghi sacri. Non a caso, il loro percorso si concluderà a Roma. In tutte le tappe del tour offriranno conferenze su questi temi e in alcune faranno anche letture dei tarocchi al pubblico presente. 

“Le carte sono un passeggero in più nei nostri viaggi – racconta Dalia –. Sono anche un modo per relazionarsi con la gente e conoscere nuove persone, come è accaduto tra noi due”. Fabio spiega infatti che i tarocchi sono nati come un “gioco sociale, per interagire e aprire la conversazione su temi diversi, intimi, che permettono di conoscersi meglio.” 

Entrambi sono affascinati dal potere dei simboli che, come spiegano nel libro, possono aprirci a nuovi mondi e, più che imbrigliare, collegano esseri, elementi, epoche e saperi differenti tra loro, riconciliando parti di noi che pensavamo disconnesse.