DAMASCO - Una fonte siriana a conoscenza dei colloqui tra il nuovo leader siriano Al Jolani e la delegazione russa, avvenuti ieri, ha dichiarato alla Reuters che Al Jolani ha chiesto a Mosca di consegnare l’ex presidente siriano Bashar al-Assad, fuggito in Russia dopo essere stato rovesciato dai ribelli a dicembre. 

L’agenzia di stampa siriana Sana riporta poi che Damasco vuole anche che la Russia, sostenitrice di Assad nella guerra civile, ricostruisca la fiducia attraverso “misure concrete di risarcimento, ricostruzione e recupero”.  

Da parte sua, il viceministro e inviato speciale russo per il Medio Oriente, Mikhail Bogdanov, ha detto che sono durati tre ore i colloqui a Damasco, tra la delegazione di cui era a capo e Jolani, e che “nel complesso sono stati costruttivi, ma ci rendiamo conto della complessità della situazione”. 

Bogdanov, ha sottolineato che ancora nessun accordo è stato trovato sul mantenimento delle due basi russe in Siria: quella navale di Tartus e quella aerea di Hmeimim. “Niente cambia per ora, la questione richiede ulteriori negoziati”, ha affermato il rappresentante russo. 

Mosca, ha detto ancora Bogdanov, continua a sostenere “l’integrità territoriale e la sovranità della Siria” e la necessità di risolvere i problemi del Paese attraverso “un dialogo inclusivo con la partecipazione di tutte le forze politiche e dei gruppi etnico-confessionali”. 

Da parte sua il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha dichiarato: “Si è trattato di un viaggio importante, di contatti importanti, perché è necessario costruire e mantenere un dialogo costante con le autorità siriane, che è ciò che stiamo facendo e continueremo a fare”.