SOFIA (BULGARIA) - A Sofia è il giorno di... Sofia. Ai Mondiali di ritmica in terra bulgara si prende la scena, scrivendo una pagina di storia della ginnastica azzurra, Sofia Raffaeli
18enne originaria di Chiaravalle, agente delle Fiamme Oro e portacolori della Ginnastica Fabriano.
Già protagonista nei giorni scorsi con gli ori nelle specialità di palla, cerchio e nastro, senza dimenticare il bronzo nelle clavette, la giovane marchigiana conquista il titolo iridato nell’all around individuale, il primo di sempre nella storia azzurra.
Un successo in rimonta, partito dal terzo posto nelle clavette dopo la prima rotazione e completato esercizio dopo esercizio, fino al sorpasso finale nella palla: 133.250 (cerchio 33.800, palla 34.250, clavette 32.250, nastro 32.950) il punteggio finale che consente alla Raffaeli di piazzarsi davanti alla tedesca Darja Varfolomeev (132.450) e alla bulgara Stiliana Nikolova, bronzo con 128.800. Quinto posto per l’altra azzurra in gara, Milena Baldassarri (124.900).
“Speravo di tornare a casa con dei buoni risultati ma non così tanto, ancora non mi sono resa conto”, confessa emozionata Sofia, che nel giorno del trionfo non dimentica le sue radici. “A chi dedico questo oro? Alle Marche e a tutte le famiglie che stanno soffrendo, è la mia terra”, il pensiero della “Formica Atomica”, cresciuta con Julieta Cantaluppi - oggi sua allenatrice - come primo idolo e per la quale la ginnastica è ormai una compagna di vita: “A 7 anni mia madre mi ha portato a vedere una gara di ritmica visto che mi ero un pò stufata di fare artistica, e il giorno dopo ero già in palestra”.
Talentuosa ma anche perfezionista: l’oro che si è messa al collo quasi non le basta. “Potevo fare molto meglio. In palestra lavoriamo tutti i giorni sugli esercizi per cercare di ‘pulirli’, non ho fatto tutto quello che posso e so fare”.
Ma vista la posta in palio serviva anche essere pragmatici. “Sono partita con le clavette con un buon esercizio ma all’ultimo momento ho perso l’attrezzo e ci sono rimasta un pò male. Poi mi sono ripresa al nastro e ho dato il massimo per cercare di recuperare. Al cerchio non ho fatto del mio meglio ma ho cercato di non fare errori e portare un buon punteggio a casa. E infine alla palla sapevo che dovevo stare tranquilla, fare il mio senza strafare per vincere l’oro”.
Un oro che vale un posto Nazione per l’Italia - dopo i due conquistati nel tiro a volo da Silvana Stanco e Luigi Lodde - a Parigi2024.
Un’Olimpiade alla quale Sofia non vuole mancare, per continuare a stupire.