BUENOS AIRES – Lo scorso sei dicembre l’Unesco ha dichiarato il canto lirico italiano patrimonio intangibile dell’umanità. 

Nell’annuncio ufficiale l’organismo internazionale sottolinea che “la pratica promuove il senso di identità collettiva e la memoria socioculturale ed è intrinseca ad altri elementi culturali come i teatri e la poesia e ad altre professioni relative alla messa in scena.

Inoltre, ne riconosce il valore come strumento di libera espressione e di dialogo intergenerazionale.”

Ed è proprio in questo spirito che la compagnia teatrale Sol Lirica di Buenos Aires produce spettacoli di opera classica dal 2014, e dal 2021 offre un programma di formazione per cantanti, “Voz en acción” (voce in azione), che culmina ogni anno con una messa in scena. 

Il programma non si limita all’insegnamento di tecniche di canto e recitazione, ma svolge un ruolo di promozione della musica classica e dell’opera come espressione artistica.

Integrando la produzione teatrale alle comunità di quartiere, il programma diventa uno spazio costruttivo e di unione. La compagnia partecipa regolarmente al Festival di Opera “Villera” mettendo in scena spettacoli integralmente prodotti da ragazzi che studiano musica nei quartieri svantaggiati della Capitale, Fátima (Villa Soldati) e Padre Ricciardelli (conosciuta come Villa 1-11-14)

A portare avanti l’iniziativa “Voz en acción” sono Gabriel Vacas, baritono e direttore artistico, Maria Eugenia Caretti, soprano e professoressa di canto, Florencia Ayos direttrice di scena, e il musicista Damian Baez.

L’opera scelta per questo saggio di fine anno è “La finta giardiniera”, una allegra e romantica composizione di Mozart su libretto di Petrosellini, ambientata nei giardini di una villa nobile.

La messa in scena ha approfittato del cortile dell’Unione Ossolana per ambientare lo spettatore in questa storia di intrecci d’amore con un originale gioco di luci.

I giovani cantanti hanno impressionato tutti con il loro talento, accompagnati dai musicisti che hanno suonato i loro strumenti dal vivo.

Gli attori scandiscono molto bene l’italiano anche nel canto, ma per chi facesse fatica a seguire le parole, uno schermo trasmette i dialoghi in spagnolo.

La musica allegra di Mozart e la messa in scena rendono molto accessibile l’opera anche per il pubblico non abituato alla lirica, il che rende la proposta accessibile a tutti.

La prossima funzione sarà il 14 dicembre alle ore 20 nella sede dell’Unione ossolana in Darwin 956. L’entrata è gratuita, con la possibilità di lasciare un contributo a piacere.