Colorati fazzoletti gialli e blu, palloncini tricolore al centro del tavolo e un’atmosfera di festa e allegria hanno avvolto gli ospiti lo scorso sabato 2 agosto al Solarino Social Club, dove si è celebrata la tanto attesa ‘Festa di San Paolo’. Un appuntamento che rappresenta una tradizione consolidata, celebrata sin dalla fondazione del sodalizio, per onorare il patrono di Solarino.
Quasi 300 persone si sono riunite nel club siracusano per vivere un momento di convivialità e devozione. Tra gli invitati, una presenza raggiante che non è passata inosservata è quella di Pina Piedimonte, che ha condiviso con noi un riscontro sulla serata. “Siamo qui stasera perché amiamo questo club, è come se fossimo a casa nostra. Oggi si celebra San Paolo, una ricorrenza molto sentita. Ci teniamo davvero molto”, ha asserito Piedimonte.
Il presidente del sodalizio, Santo Gervasi, ha dato un caloroso benvenuto ai presenti: “Benvenuti a questa splendida cena, preparata con tutta la devozione che abbiamo per San Paolo e con tanto rispetto per tutti voi. Un pubblico così gentile, in una serata davvero speciale. Sono 54 anni che organizziamo questa festa e sono 54 anni di successo. Un cammino che spero possa vederci uniti ancora per tanti anni”.
A seguire, il consueto momento del brindisi. Il comitato, schierato in prima fila dietro una bellissima e gustosissima torta, ha alzato i calici assieme agli ospiti.
“Abbiamo voluto mantenere vive le tradizioni – ha asserito Gervasi –. Nel mio paese, in questo periodo, c’è una grande festa che dura tutto il fine settimana. Quando siamo arrivati in Australia, abbiamo pensato di ricreare qui il calore di Solarino. Oggi, che è la festa di San Paolo, è come se fossimo uniti nei cuori con la nostra terra italiana”.
Ha poi aggiunto: “Mantenere viva la tradizione è fondamentale, anche se siamo lontani. La nostalgia del paese non passa mai. Ma io, ormai, la mia Italia la trovo qui, accanto alla mia famiglia”.
Il sorriso di Maria Formica, segretaria instancabile del club, ha toccato ogni ospite, così come il grande impegno dedicato alla preparazione della festa. Tra i tavoli, si è mossa con la sua consueta energia, sempre pronta a sistemare ogni dettaglio, assicurandosi che ogni momento fosse perfetto: “Questa festa significa molto per me, mi ricorda la mia infanzia, quando c’era la festa del paese e si andava in piazza. C’erano i fuochi, mi spaventavo e correvo subito dalla mamma. Ogni volta che torno nel mio paese, mi tocca il cuore. Mi ricorda anche i giochi e la spensieratezza, è come se tornassi indietro nel tempo”.
E l’obiettivo della serata è proprio quello di colmare un po’ di nostalgia ricreando, per quanto possibile, un’atmosfera simile a quella del lugo natìo.
Nel menù, i piatti tipici non sono mancati: antipasto di pesce, tortellini con ragù bolognese, carne con contorno e, infine, una deliziosa torta. Pino Lucifora, pasticciere con radici a Mineo, in provincia di Catania, impiegato presso il supermercato Piedimonte, ha preparato la torta ‘in stile tradizionale’, con crema alla vaniglia, cioccolato e liquore. “Cinquant’anni di amore per i dolci – ha detto con orgoglio –. La passione per la pasticceria è parte di me da sempre. Il trucco? Creare dolci genuini, utilizzando ingredienti freschi e semplici, senza mai scendere a compromessi sulla qualità”. Salvatrice Lucifora, moglie di Pino, ha commentato sorridendo: “Io sono brava a cucinare, ma non quanto lui!”.
Un momento speciale è stato anche il compleanno di Antonino Mazzarella, che ha festeggiato i suoi 90 anni lo scorso 25 luglio. Ex presidente del Floridia Social Club, originario di Floridia, Mazzarella ha ricevuto gli auguri di tutti i presenti.
Affezionatissimo lettore del nostro giornale da oltre sessant’anni, ha ricordato i primi giorni in Australia: “Sono arrivato il 12 settembre 1960, era un sabato, e il lunedì ho preso il mio primo Il Globo. Da allora non ho mai smesso di leggervi. Mi ricordo uno dei primi articoli che mi colpì: una nave alla deriva e un’altra che l’affiancava, ma a bordo non c’era nessuno. Chi scrisse l’articolo, fece una battuta, dicendo che forse l’equipaggio si era buttato in mare per godersi la bella giornata di sole. Il giornale mi ha sempre accompagnato nel corso degli anni e, come questo club, mi ha fatto sentire un po’ più a casa”.