MONTEVIDEO - Con un'attenzione particolare alla dieta mediterranea e con lo slogan "A tavola con la cucina italiana: benessere con gusto", si è conclusa l'VIII Settimana della Cucina Italiana nel mondo. L'iniziativa viene organizzata ogni anno dal Ministero degli Affari Esteri italiano in 105 Paesi con l'obiettivo di promuovere la cucina e i prodotti enogastronomici del Paese.
In Uruguay, la celebrazione è stata organizzata dall'Ambasciata d'Italia e dall'Istituto Italiano di Cultura (IIC) in collaborazione con l'Agenzia per il Commercio Estero (ICE), che hanno proposto una serie di attività che hanno avvicinato i fan della dieta mediterranea e alla cultura e ai prodotti di origine italiana.
La settimana è stata inaugurata con l'intervento di solidarietà che si è svolto nella mensa dei poveri del Municipio B di Montevideo. Circa 300 utenti hanno gustato le pizze tradizionali, preparate con ingredienti portati appositamente dalla Belpaese.
A realizzare l'azione sono stati invitati chef, insegnanti e studenti dell'Istituto di Istruzione Superiore Ancel Keys di Salerno, specializzato nella formazione di professionisti della gastronomia con particolare attenzione alla dieta mediterranea.

In un'altra delle attività svolte nell'ambito di questa celebrazione, i docenti del centro Ancel Keys hanno anche tenuto un laboratorio di cucina esclusivamente per chef e stampa, presso la residenza dell'Ambasciata italiana.
Nel frattempo, l'antropologo Darío Caccamisi ha presentato "Parmigiano Reggiano, una storia antica ancora viva" e Federico Sardi ha parlato della "cultura del dopo pasto".
A queste attività si è aggiunta il successo del lancio del libro "La cucina italiana in Uruguay. Un'eredità di sapori e tradizioni", con la partecipazione del chef di Sergio Puglia. La pubblicazione, che raccoglie le ricette originali italiane e le loro versioni uruguaiane, è stata realizzata dall'Ambasciata grazie al contributo delle associazioni italiane in Uruguay.
"Il successo del libro testimonia la grande volontà della comunità italiana di valorizzare le proprie radici, esprimendole in questo caso attraverso l'eredità gastronomica portata dai propri antenati e adattata per decenni alle condizioni e alle materie prime locali", ha dichiarato l'Ambasciatore Giovanni Iannuzzi.
Per due settimane, fino al 26 novembre, 16 ristoranti e locali di cucina italiana hanno aderito all'iniziativa con la presentazione di un menù speciale, ispirato alle ricette del libro.