MELBOURNE - I sostenitori di John Pesutto, hanno messo in discussione le priorità del Partito liberale del Victoria, che ha disposto l’impiego di legali dello studio MinterEllison, per difendere l’ala amministrativa in un caso di licenziamento senza giusta causa, declinando di salvare un ex leader, dalla bancarotta.
Lunedì scorso i legali di Moira Deeming hanno avviato una procedura di fallimento contro Pesutto, dopo che quest’ultimo non ha saldato i costi legali, 2,3 milioni di dollari, della parlamentare liberale, entro la data fissata dal tribunale. Pesutto ha meno di una ventina di giorni per reperire i soldi, o sarà costretto a dichiarare bancarotta, e ritirarsi dal parlamento, provocando elezioni suppletive nel suo seggio di Hawthorn.
I sostenitori dell’ex leader hanno scritto al Comitato amministrativo sollecitando aiuto per coprire le spese legali di Deeming, ma finora non hanno ricevuto alcuna risposta e non è stata organizzata alcuna riunione per discutere delle loro richieste. Ogni accordo richiede l’autorizzazione del Comitato composto da diciannove persone.
Fonti vicine a Pesutto sono ottimiste che un’intesa su un prestito parzialmente finanziato dal Partito e le consociate, potrebbe venir raggiunta in tempi brevi, facendo notare che la campagna pro Pesutto, ha raccolto più di un milione di dollari in donazioni private e ciò ridurrebbe l’entità del prestito.
Lo stesso giorno in cui è iniziata la procedura fallimentare per Pesutto i membri del Comitato amministrativo hanno chiesto allo studio legale MinterEllison di rappresentarli nel caso di licenziamento senza giusta causa, avviato da Nadine Jones, l’ex direttrice del braccio per la raccolta fondi del Partito, Enterprise Victoria.
L’incarico a due collegi legali, perché membri del Comitato amministrativo hanno chiesto di venir rappresentati da avvocati di fiducia, ha frustrato ulteriormente i sostenitori di Pesutto, che ritengono “ipocrita” e “ingiusto”, che il Partito paghi le spese legali dei funzionari dell’amministrazione, ma non quelle dell’ex leader parlamentare.
“E’ difficile comprendere con che logica chi si opponeva con veemenza ad usare fondi de partito per la difesa di Pesutto, ora autorizza due collegi legali per difendersi”, ha detto una fonte liberale anonima.
Alcuni membri del Comitato amministrativo, di cui fanno parte l’attuale leader statale Brad Battin e il ministro ombra federale Dan Tehan, hanno respinto l’accua di ipocrisia per l’impiego dello studio legali, dicendo che il caso davanti alla Commissione Fair Work (il tribunale del lavoro, ndr) è una disputa sulla presunta condotta scorretta sul posto di lavoro, mentre quella di Pesutto derivava da dichiarazioni diffamatorie multiple.
Nadine Jones sostiene di essere stata licenziata il giorno dopo la raccolta fondi alla quale aveva partecipato Gina Rinehart, la persona più ricca d’Australia. In quella occasione il presidente del Partito ha erroneamente presentato Rinehart, come una beniamina di Netball Australia (la magnate mineraria ha cessato di sponsorizzare Netball Australia nel 2023, dopo che la giocatrice aborigena Donnell Wallam aveva chiesto la rimozione del logo di Hancok Prospectives dalla sua maglietta, per commenti razzisti espressi dal padre di Rinehart, Lang Hancock, negli anni ’80, ndr), e lei è stata punita ingiustamente per “l’imbarazzante gaffe”.
Fonti liberali sostengono che Jones è stata licenziata per condotta scorretta.