Il sostegno all’opposizione guidata da Peter Dutton ha superato quello del governo laburista di Anthony Albanese nell’ultimo sondaggio di Freshwater Strategy (51% e il 49%), con un oscillazione del voto del del 3,2% rispetto alle elezioni del 2022.

Il sondaggio è stato condotto tra venerdì e sabato su un campione di 1.003 elettori per conto dell’Australian Financial Review, al termine di una settimana che ha visto il governo in difficoltà per lo scandalo di abusi e corruzione che ha investito il sindacato CFMEU da anni affiliato al partito.

Stando alla ricerca, il sostegno primario per il governo è sceso al 31% – in calo di 1 punto percentuale da giugno - mentre quello per la Coalizione è rimasto invariato al 40%, Verdi stabili al 13%.

Se replicato alle prossime elezioni federali, il risultato del sondaggio vedrebbe i seggi del governo alla Camera scendere da 78 a 71 seggi.

La presenza di 15 deputati tra Verdi e indipendenti determinerebbe un parlamento senza una maggioranza assoluta.

Il sondaggio ha anche evidenziato come gli australiani stiano diventando sempre più pessimisti sul futuro, il 56% ritiene che il paese stia andando nella direzione sbagliata e solo il 29% afferma il contrario.

Alla domanda su dove pensavano che sarebbe stata l’economia tra 12 mesi, il 50% ha dichiarato che sarebbe peggiorata mentre il 24% si è dichiarato fiducioso.

Il costo della vita continua a dominare le preoccupazioni degli elettori, riflettendosi in quel 73% degli interpellati che ritiene che sia la questione più importante sulla quale il governo federale dovrebbe concentrarsi. Il 42% ritiene che la priorità andrebbe data alla crisi della mancanza di case e dei prezzi degli affitti.

Le opinioni raccolte vedono la Coalizione davanti ai laburisti in materia di gestione dell’economia (41 a 25%) e nella capacità di gestione del costo della vita (37 a 25%).

Il vantaggio a due cifre si conferma per la Coalizione rispetto al Partito laburista per quanto concerne criminalità e ordine sociale, immigrazione, sicurezza nazionale, ed anche  tasse e spesa pubblica. L’opposizione ha inoltre riscosso un vantaggio, seppur di lieve scarto, su strade e trasporti, alloggi, lavoro e disoccupazione e azioni sindacali.

Differente la storia per quanto riguarda welfare, sussidi, ambiente, sanità e assistenza sociale, famiglia e comunità, istruzione, tutte aree dove i laburisti sopravanzano la Coalizione di 13 punti percentuali.

Albanese rimane il primo ministro preferito dagli australiani per il 45% degli interpellati, il 39% ha invece indicato Dutton.