WASHINGTON - Sono 204 le vittime accertate finora dell’uragano Helene, che dal 25 settembre ha devastato ampie aree della zona sudest degli Stati Uniti. Più di metà dei morti sono in North Carolina. Centinaia le persone che risultano ancora disperse.  

Il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha annunciato ieri l’invio di mille soldati della Guardia nazionale per aiutare le operazioni di soccorso e di ricerche dei dispersi in North Carolina. Gli Stati colpiti dall’uragano, il secondo più grave negli ultimi cinquant’anni, dopo Katrina del 2005 che provocò più di mille vittime, sono Florida, Georgia, South e North Carolina, Tennessee e Alabama. 

Nonostante le centinaia di salvataggi effettuati in sei Stati, e l’enorme risposta che ha visto più di 10.000 membri del personale federale assistere i soccorritori locali, si prevede che il bilancio delle vittime della tempesta sia destinato a salire, con molti residenti ancora irreperibili in una regione montuosa nota per le sue zone isolate.  

La contea di Buncombe della North Carolina, epicentro della tragedia e dove sono stati confermati più di 60 morti, ha dichiarato nel suo ultimo aggiornamento che i residenti sono ancora isolati dal mondo esterno a causa di frane e ponti distrutti.  

“I nostri pensieri e le nostre preghiere continuano ad andare alle famiglie di coloro che hanno appena vissuto questo strazio e questa tragedia”, ha dichiarato il governatore della Georgia, Brian Kemp, a un briefing nel suo Stato, dove ha detto che il numero dei morti accertati è salito a 33.  

Il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha intrapreso il secondo giorno consecutivo di visite agli Stati colpiti, recandosi in Florida, dove la settimana scorsa Helene si è abbattuto sulla costa settentrionale del Golfo come un potente uragano di categoria 4 con una velocità del vento di 140 miglia (225 chilometri) all’ora. Biden ha fatto un giro aereo della costa per osservare la devastazione, poi ha camminato davanti a file di case ed edifici distrutti a Keaton Beach, vicino al punto in cui la tempesta ha toccato terra. Successivamente si recherà nella vicina Georgia.