La terapia della risata potrebbe essere efficace quanto le gocce oculari nel migliorare i sintomi della sindrome dell’occhio secco che si stima colpisca circa 360 milioni di persone in tutto il mondo. La sindrome dell’occhio secco è un disturbo a carico degli occhi che si verifica per via di un alterato equilibrio nella secrezione del film lacrimale. Se le lacrime sono insufficienti o se la loro qualità va incontro a un peggioramento, l’occhio può seccarsi. Tra i fattori che possono contribuire all’occhio secco c’è anche l’uso dell’aria condizionata e con l’arrivo della stagione più calda, venti secchi e molta polvere e polline, il calore provoca una più rapida evaporazione delle lacrime e la polvere provoca allergie rendendo i nostri occhi estremamente esposti ad antigeni esterni. Quali sono i sintomi dell’occhio secco? Irritazione e spesso una sensazione di bruciore agli occhi. In alcuni casi, si avverte la presenza o la sensazione di un corpo estraneo negli occhi, lacrimazione eccessiva, dolore o arrossamento. Per alleviare i sintomi dell’occhio secco è necessario evitare temperature troppo fredde e sbalzi termici, non stare vicino a flussi d’aria, pulire regolarmente i filtri dell’aria condizionata per garantire che l’aria filtrata sia pulita, utilizzare sostituti lacrimali per proteggere la superficie oculare, mantenere l’aria condizionata e i ventilatori a un livello tollerabile, utilizzare gli umidificatori mantenendo l’aria condizionata accesa. Per evitare il più possibile di incorrere in malattie degli occhi è importante mantenere alcuni accorgimenti: mantenere una buona igiene personale; non toccarsi, né strofinarsi gli occhi; non condividere asciugamani, fazzoletti, cosmetici; indossare occhialini da nuoto quando si nuota; rimanere idratati; usare occhiali da sole con protezione UV quando si esce al sole; non strofinarsi gli occhi, soprattutto con le mani sporche. In caso di gonfiore, arrossamento degli occhi, utilizzare impacchi di ghiaccio/refrigerante o lavare gli occhi con acqua fredda. Non automedicarsi nel caso di infezioni. Diversi studi hanno dimostrato che la terapia del sorriso allevia depressione, ansia, stress e dolore cronico, rafforzando allo stesso tempo la funzione immunitaria. È riconosciuta come trattamento complementare utile per diverse condizioni croniche, inclusi disturbi mentali, cancro e diabete. I ricercatori hanno condotto uno studio per valutare l’efficacia e la sicurezza degli esercizi della risata su pazienti con occhio secco. I risultati si basano su 283 partecipanti di 18-45 anni valutati per la gravità dei sintomi. I partecipanti sono stati divisi in due gruppi, uno praticava gli esercizi, l’altro usava gocce oculari all’acido ialuronico allo 0,1%, quattro volte al giorno per otto settimane. L’altro ha seguito un video che chiedeva di ripetere frasi ed espressioni che portano a sorridere per 30 volte in cinque minuti, utilizzando un’app per migliorare i movimenti facciali. Dopo otto settimane, entrambi i trattamenti sono stati interrotti e i cambiamenti nei punteggi di disagio oculare sono stati misurati alla decima e dodicesima settimana. Il punteggio medio tra i due gruppi era simile, suggerendo che gli esercizi fossero altrettanto efficaci quanto le gocce oculari. Gli esercizi hanno anche mostrato miglioramenti significativi anche di altri parametri come la funzione delle ghiandole. Gli autori concludono che gli esercizi della risata non sono meno efficaci dell’acido ialuronico allo 0,1% nel migliorare i sintomi della sindrome dell’occhio secco.

Fumo e vista: i rischi

Molti studi hanno dimostrato che il fumo ha degli effetti nocivi sulla salute; pochi sanno però che la sigaretta ha diversi effetti negativi anche sulla salute dei nostri occhi. La cataratta (l’opacizzazione del cristallino naturale dell’occhio) è una delle principali cause di cecità nel mondo. I fumatori hanno una maggiore probabilità di sviluppare una cataratta rispetto ai non fumatori. Infatti, gli studi dimostrano che chi fuma raddoppia la possibilità di soffrire di cataratta e che più si fuma, più questo rischio aumenta. La degenerazione maculare legata all’età colpisce il centro della retina, responsabile della visione nitida centrale di cui si necessita per compiere le normali attività quotidiane, come leggere e guidare. Questa patologia causa macchie di “non visione” e spesso danneggia gravemente la visione centrale. Di conseguenza, la maculopatia è la principale causa di perdita permanente della vista tra le persone di età uguale o maggiore ai 65 anni. Tuttavia il fumo è anche il fattore di rischio più “controllabile” associato alla maculopatia quindi, smettere di fumare a qualsiasi età, anche se tardi, riduce il rischio di sviluppare questa patologia. L’uveite (infiammazione di parte o di tutta la tunica media dell’occhio o dell’uvea) è un problema visivo serio che può portare alla perdita totale della vista. Essa danneggia le strutture vitali dell’occhio, tra cui l’iride e la retina e può portare a delle complicazioni come la cataratta, il glaucoma e il distacco della retina. L’evidenza mostra che i fumatori hanno maggiore probabilità rispetto ai non fumatori di avere l’uveite e il fumo risulta essere legato allo sviluppo di questa infiammazione. Uno studio ha mostrato che il fumo aumenta di più del doppio il rischio di uveite. La retinopatia diabetica danneggia i vasi sanguigni della retina e può causare la perdita della vista. Vi è una relazione tra il fumo e lo sviluppo e la progressione della retinopatia diabetica, oltre alle possibili altre complicanze dovute al diabete. Il fumo inoltre, può anche raddoppiare il rischio di sviluppare il diabete. Le donne che fumano in gravidanza trasmettono tossine pericolose alla placenta che possono nuocere al nascituro. Fumare in gravidanza aumenta il rischio di molte malattie al feto e agli occhi del neonato, oltre a provocare ulteriori problemi gravi di salute. Questi ultimi includono lo strabismo (occhi storti), la retinopatia della prematurità e il sottosviluppo del nervo ottico, che è una delle principali cause di cecità infantile. Inoltre, le donne che fumano in gravidanza, hanno più probabilità di partorire prematuramente; i bambini nati prematuri hanno un maggiore rischio di sviluppare problemi oculari rispetto ai bambini nati a termine.

Alcune tinte per capelli possono danneggiare la retina

La retinopatia, ovvero l’insieme di tutte le malattie che colpiscono la retina causando effetti più o meno gravi a seconda delle aree interessate, sembra essere associata all’uso di tinture aromatiche per capelli.La relazione è stata recentemente segnalata in tre persone di mezza età in seguito all’esposizione a tinture per capelli contenenti ammine aromatiche, un tipo di sostanze chimiche generate soprattutto nella produzione di coloranti e pigmenti coloranti per tessuti, pelle e carta, e nell’industria della gomma. La retinopatia si è risolta in pochi mesi dopo la sospensione della tintura per capelli. Una donna di 61 anni, senza anamnesi, ha presentato una visione sfocata bilaterale pochi giorni dopo aver tinto i capelli con tinture contenenti ammine aromatiche. La paziente ha utilizzato una tintura per capelli disponibile in commercio che conteneva ammine aromatiche, chiamate parafenilendiammina. Non ha riferito di essere stata esposta a corticosteroidi. L’acuità visiva era di 20/40 nell’occhio destro e di 20/20 nell’occhio sinistro. La retinopatia è stata diagnosticata sulla base dell’associazione temporale tra i sintomi e l’esposizione alle tinture per capelli. Quattro mesi dopo, l’acutezza visiva era di 20/20.