Sono entrate oggi in vigore le modifiche al codice della strada apportate dal parlamento del South Australia.

La legislazione fu approvata dal parlamento statale lo scorso dicembre stabilendo che una persona che guida a velocità “estrema”, o che causa la morte per l’uso di un autoveicolo, può d’ora in poi essere raggiunta da un avviso di squalifica o di sospensione ai sensi del testo unico del codice penale.

Gli automobilisti trovati colpevoli di guida a velocità estreme diventano passibili di una pena detentiva fino ad un massimo di tre anni, unitamente alla perdita automatica della patente di guida per un periodo minimo di due anni, e queste sono le sanzioni che si applicano a chi non sia recidivo.

Il periodo di interdizione alla guida sale a cinque anni per aver ripetuto il reato.

Per “velocità estrema” viene intesa la guida a 55 (o più) km/h al di sopra del limite di velocità indicato in una zona contrassegnata dalla segnaletica 60 o meno, oppure di un eccesso di velocità di 80 (o più ) km/h al di sopra di un tratto stradale dove il limite fissato è superiore ai 60 km/h.

In determinate circostanze la pena massima può arrivare ad un massimo di cinque anni di carcere, unitamente alla perdita della patente di guida per un periodo minimo di cinque anni.

La polizia dello stato ha emesso una nota a riguardo dell’entrata in vigore delle nuove disposizioni.

“Queste sanzioni inviano un messaggio forte alle persone che fanno la scelta di mettere a repentaglio la sicurezza di altri membri incolpevoli della comunità guidando a velocità estreme. Guidare in un modo che mette in pericolo la vita è un atto criminale, e sarà trattato come tale dalla polizia”.