Ci sono film che “non possono non piacere”, anzi compiacere. E altri che scuotono lo spettatore, lo trascinano fuori da sé e lo obbligano ad affacciarsi su un abisso di orrore che alla fine non è troppo lontano dalla normalità. “Spaccaossa” (“Rompehuesos”) di Vincenzo Pirrotta appartiene al secondo gruppo. Fa parte dei lavori presentati fino al 5 aprile a Buenos Aires, alla Settimana del cinema italiano.

La trama è ispirata a un fatto di cronaca nera: nella periferia di Palermo, un gruppo di delinquenti che fa capo a un’agenzia di infortunistica (che in caso di incidente stradale assiste la vittima per ottenere i soldi dell’assicurazione e poi trattiene una commissione) si dedica a rompere gambe e braccia a persone consenzienti a corto di denaro, per poi riscuotere il risarcimento danni e lasciare le briciole alle vittime. Per questo utilizzano una rete di complici (automobilisti che simulano incidenti mai avvenuti, uno spacciatore che ospita a casa sua i feriti, medici e infermieri che dichiarano il falso nei referti…) ma soprattutto ricorrono ad alcuni “spaccaossa” che hanno anche il compito di convincere con le buone o con le cattive chi all’ultimo momento si tira indietro.

Uno di loro è Vincenzo, interpretato dallo stesso Pirrotta. Un gigante che con le donne non ci sa fare e vive con la madre da cui è completamente soggiogato, giudicato troppo tenero dal suo capo e dai suoi compagni, che stanno cercando di estrometterlo dall’organizzazione. Ha preso sotto la sua protezione Luisa (Selene Caramazza) una sbandata tossicodipendente insofferente alle regole e per questo cacciata dalla comunità di recupero. Vincenzo la accoglie in casa, con malcelato disappunto della madre, preoccupata all’idea di perdere l’appoggio del figlio.

È nel loro rapporto, forse l’unica cosa pulita e gratuita avuta da Vincenzo e Luisa in tutta la loro vita, che i due cercano la possibilità di un riscatto. Ma la situazione precipita in una spirale di violenza e sopraffazione che risucchierà tutti i protagonisti, senza lasciare spazio alla pietà umana. Non deve ingannare l’ambientazione: non è una crime story, genere tanto di moda soprattutto nelle serie. È una riflessione sul prezzo che ha la dignità e su un sistema che addirittura ti spinge a mettere in vendita parti del tuo corpo. Per questo potrebbe essere ambientato a Parigi, New York, Bangkok o Nairobi.

Vincenzo Pirrotta ha già debuttato a Buenos Aires nel 2019, come regista teatrale, con “Kaos Pirandello”, una maratona teatrale ispirata alle opere del drammaturgo siciliano. “Spaccaossa” (uscito a fine 2022) è la sua prima regia cinematografica, di cui firma anche la sceneggiatura, coadiuvato da Ignazio Rosato e dal duo comico Ficarra&Picone. Due nomi noti in Italia come autori comici e la cui presenza qui sorprende, perché mai li si immaginerebbe alle prese con una storia lontana dalla commedia, sebbene ambientata nella terra in cui sono nati e cresciuti: la Sicilia, con la sua bellezza e le sue contraddizioni. Il risultato è un film credibile dall’inizio alla fine e che riesce a tenere alta la tensione nel rispetto dello spettatore, senza colpi bassi e “trucchi da quattro soldi”, come li chiamava Raymond Carver, ma con un crescendo da tragedia greca.

La fotografia ha la firma inconfondibile di Daniele Ciprì che, senza nessuna indulgenza da cartolina, sottolinea la miseria umana, morale e sociale dell’ambiente in cui si svolge la vicenda. Non a caso Pirrotta dichiara di essersi ispirato ad “Accattone” di Pasolini ma, a differenza di quest’ultimo, non salva né assolve – in nome di una questione di classe – nessuno dei suoi personaggi.

Del cast fanno parte anche Aurora Quattrocchi, Ninni Bruschetta, Maziar Firouzi, Filippo Luna, Giovanniu Calcagno, Gabriele Cicirello, Paride Cicirello, Maurizio Bologna, Claudio Collovà, Rossella e un quasi irriconoscibile Luigi Lo Cascio (“La meglio gioventù”, “I 100 passi”), nel ruolo di Macchinetta, un ludopata dipendente dal videopoker (da cui il soprannome).

Come tutti i film della rassegna, “Spaccaossa” sarà proiettato a Cinepolis il 1 aprile alle 19,10 e il 3 aprile alle 21,40, alla presenza del regista che risponderà alle domande del pubblico. Info e acquisto biglietti: www.cinepolis.com.ar/peliculas/rompehuesos.