ROMA - Lo sparo che funestò il Capodanno 2024 nel Biellese arriva nelle aule giudiziarie.

Si è aperto in tribunale a Biella il processo, con rito ordinario, a carico di Emanuele Pozzolo, il deputato di Fratelli d’Italia, unico imputato per il proiettile che nelle prime ore del 2024 colpì, ferendolo, Luca Campana, uno dei partecipanti alla festicciola appena terminata nella pro loco del paesino della provincia, Rosazza. 

Il parlamentare aveva atteso la mezzanotte per brindare al nuovo anno in famiglia in una casa a Campiglia Cervo, a pochi chilometri da Rosazza. Soltanto più tardi aveva raggiunto la pro loco per unirsi ai partecipanti a una festa, cui avevano preso parte amici, simpatizzanti ed esponenti locali del partito, durante quale è avvenuto lo sparo.    

Pozzolo, presente in aula, deve rispondere di porto illegale di arma da sparo e porto illegale di munizionamento da guerra. 

Sul suo profilo social il parlamentare ha criticato l’esposizione di manifesti contro la riforma della giustizia appesi in bacheca vicino all’aula del tribunale dove si è tenuta l’udienza del processo che lo riguarda, e il suo avvocato difensore ha chiesto la derubricazione dei reati, richiesta però rigettata dal giudice.  

È stata accolta invece la lista di testimoni, in cui ci sono il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro, il consigliere regionale Davide Zappalà e il presidente del consiglio comunale di Biella, Luca Zani, tutti presenti alla festa nella quale è avvenuto il fatto.  

La procura ha chiesto anche di sentire Luca Campana, l’uomo di 31 anni che era stato risarcito e aveva ritirato la querela, e pure Pablito Morello, ex caposcorta di Delmastro e padre della compagna di Campana. 

Il deputato, sospeso dal gruppo parlamentare proprio in seguito alla vicenda, spiegò di avere la pistola perché in possesso di regolare porto d’armi, ma secondo la procura di Biella era un oggetto da detenere solo “in regime di collezione”.