SYDNEY - In vista delle feste di Natale, il divario sui prezzi della spesa tra Aldi e le principali catene australiane resta marcato.

A dirlo è l’ultima indagine trimestrale condotta da Choice, che ha confrontato il costo di un paniere standard di prodotti alimentari pensato anche per organizzare cene e feste in casa.

Secondo il sondaggio, Aldi si conferma il supermercato più conveniente, con un costo complessivo di 72,41 dollari. A distanza seguono Woolworths, con 98,98 dollari, Coles con 100,04 dollari e IGA, che chiude la classifica a 109,25 dollari. Una differenza che, nel caso del confronto tra Aldi e IGA, supera i 36 dollari per lo stesso insieme di articoli.

Il paniere analizzato comprendeva 20 prodotti: sette beni di base come latte, pane e mele, affiancati da 13 articoli tipicamente acquistati per ricevere ospiti durante il periodo festivo, tra cui cracker, hummus, formaggio camembert e party pies. Un mix pensato per riflettere le spese reali delle famiglie nelle settimane che precedono il Natale.

Un dato rilevante è che l’ordine dei supermercati non cambia neppure considerando le offerte. “Anche includendo le promozioni, Aldi resta il più economico, con un prezzo identico a quello senza sconti, pari a 72,41 dollari”, ha spiegato il direttore editoriale di Choice, Mark Serrels. Con le offerte, il paniere di Woolworths scende a 93,17 dollari, mentre Coles resta invariato a 100,04 dollari e IGA cala a 105,38 dollari.

L’indagine si basa su un rilevamento effettuato a settembre in 104 supermercati distribuiti in 27 località. Choice pubblica questi dati ogni trimestre da giugno 2024, grazie a fondi federali, con l’obiettivo di aumentare la trasparenza sui prezzi per i consumatori.

Il tema dei costi è destinato a restare centrale anche sul piano politico. Da luglio, i grandi rivenditori saranno soggetti a nuove norme contro il cosiddetto price gouging, che vietano di applicare prezzi giudicati eccessivi rispetto ai costi di approvvigionamento. Le sanzioni previste possono arrivare fino a 10 milioni di dollari per violazione o al 10 per cento del fatturato dell’ultimo anno.

Le associazioni di categoria, tra cui l’Australian Retailers Association e la National Retail Association, hanno espresso una forte opposizione alle nuove regole.

Intanto, un’indagine dell’Australian Competition and Consumer Commission pubblicata a marzo ha evidenziato come il quasi-duopolio di Coles e Woolworths riduca la pressione concorrenziale, contribuendo a margini tra i più alti a livello globale nel settore dei supermercati.